Si è conclusa oggi pomeriggio, in occasione della Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, la mostra bibliografica “Le Marche tipografiche del Fondo antico”, allestita nella Biblioteca civica “Sebastiano Bagolino” con esposizione di preziose cinquecentine. La marca tipografica, uno degli elementi propri del libro antico a stampa, identificava tipografi, editori e librai, testimoniando, ogni volta, l’originalità della copia che il lettore si trovava fra le mani: era il marchio di fabbrica, l’antesignano del copyright editoriale. Il Cinquecento è stato un secolo d’oro per le marche tipografiche, la loro varietà era sorprendente: marche parlanti e allusive, figure simboliche e allegoriche, classiche e mitologiche, emblemi religiosi e santi patroni. Il Fondo antico della Biblioteca civica “Sebastiano Bagolino” custodisce una preziosa raccolta di cinquecentine dei più famosi ed apprezzati tipografi del tempo: i Manuzio, la cui marca è rappresentata da un delfino che si attorciglia attorno a un’ancora, i Giunti con il giglio araldico, i Giolito de’ Ferrari con la fenice che risorge dalle fiamme, i Sessa rappresentati da un gatto con un topo in bocca, sono alcuni editori, con le loro originali marche, che è stato possibile apprezzare, visitando la mostra.
La Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, che nasce sotto l’egida dell’Unesco nel 1996 per promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e la tutela del copyright, è inserita nella campagna nazionale ‘Il Maggio dei libri’, promossa dal ministero della Cultura e dal CEPELL, il Centro per il Libro e la Lettura.
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