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Alcamo, Banca Don Rizzo con un utile di oltre 10 milioni

Indetta l’assemblea per il rinnovo delle cariche sociali e l’approvazione del bilancio 2023
Francesco Leone nuovo direttore generale dal 1° luglio

Un utile di 10,6 milioni di euro, in ulteriore crescita rispetto al 2022 (anno in cui tale importo ammontava a 6,8 milioni), che conferma l’andamento positivo della gestione e adeguando il patrimonio netto ad oltre 72 milioni di euro. Sono i numeri con cui Banca Don Rizzo Credito Cooperativo della Sicilia occidentale presenta il proprio bilancio 2023, da approvare dall’assemblea dei soci convocata per il prossimo 5 maggio. L’appuntamento è fissato anche per rinnovare gli organi sociali, eletti nel 2021, e si prevede già un avvicendamento nel ruolo di direttore generale, che dal 1° luglio, infatti, sarà affidato a Francesco Leone.          
Nella foto, da sinistra, il presidente Sergio Amenta, Francesco Leone (attuale vicedirettore), il direttore Antonino Pennisi e il vicepresidente Nicola Colabella

L’assemblea straordinaria e ordinaria dei soci della Banca Don Rizzo è indetta in prima convocazione per il 29 aprile alle ore 9 nei locali della direzione generale ad Alcamo in via Stefano Polizzi 13 e, in seconda convocazione, per il 5 maggio alle ore 9.30, sempre ad Alcamo, nei locali dell’Istituto tecnico economico e tecnologico “Girolamo Caruso” in via John Fitzgerald Kennedy 2.        
“Il bilancio al 31 dicembre, che conclude il mandato dell’attuale Consiglio – riporta l’istituto di credito alcamese che ha oltre un secolo di storia, essendo stato fondato nel 1907 come Cassa rurale e artigiana -, evidenzia un utile di 10,6 milioni di euro, in ulteriore crescita rispetto al 2022 (quand’era di 6,8 milioni), confermando l’andamento positivo della gestione e adeguando il patrimonio netto ad oltre 72 milioni di euro che assicura alla banca la stabilità necessaria per continuare a sostenere famiglie e imprese del territorio”.
Nel comunicato della Banca Don Rizzo si fa riferimento anche ai finanziamenti alla clientela, che “al 31 dicembre 2023 si attestano a 455 milioni di euro, in ulteriore crescita rispetto al 2022 (oltre il 7%), evidenziando nel triennio 2021/23 una crescita del 32%, multipla rispetto a quella del sistema bancario”. Al riguardo, la Banca Don Rizzo tiene ad evidenziare: “La capacità di ascoltare ed interpretare le esigenze dei clienti, unitamente all’attenzione alla gestione del credito hanno consentito di assicurare ampio accesso al credito contenendo, nonostante le difficoltà della congiuntura, l’incidenza dei crediti deteriorati”. E prosegue: “La fiducia dei clienti ha trovato ulteriore riscontro nella dinamica dei depositi che si attestano, a fine anno, a 669 milioni di euro, in ulteriore crescita rispetto al 2022 (+2,3%), a cui si affianca l’incremento della raccolta indiretta che ha raggiunto i 102 milioni di euro. Nel triennio 2020/23 la raccolta complessiva da clientela ha evidenziato una crescita del 30%, confermando ruolo, radicamento e fiducia della collettività che trova riscontro in un andamento fortemente controtendente a quello di settore”.
Le insidie, comunque, sul piano economico mondiale sono in agguato. “Il 2024 si è aperto in uno scenario macroeconomico – aggiunge infatti – condizionato da tensioni geopolitiche che determinano incertezze sulle prospettive. Sono in atto cambiamenti nella capacità di risparmio e nelle scelte di investimento, che potranno determinare un rallentamento della crescita della ricchezza finanziaria delle famiglie, la riallocazione del risparmio e conseguenti tensioni di liquidità sui mercati finanziari”.   
Più in particolare, la Banca Don Rizzo interpreta l’attuale scenario con questi termini: “Dopo la crescita che ha caratterizzato il 2023, è verosimile attendersi una discesa dei tassi di politica monetaria, ancorché le possibili tensioni sulla liquidità di sistema e le incertezze geopolitiche potranno comportare ripercussioni sulla forbice dei tassi, sul margine d’interesse delle banche e sulla rischiosità del credito. Nel 2024 resta cruciale per la banca proseguire nell’efficientamento di costi e processi per contenere la pressione sui costi operativi, conseguente ai rinnovi della contrattazione collettiva e alle esigenze di investimenti per realizzare la trasformazione digitale e green”.

“Nell’attuale contesto – dichiara il direttore, Antonino Pennisi – si conferma la rilevanza strategica per la banca di mantenere la qualità degli attivi, dando ulteriore impulso alle azioni di gestione e recupero delle posizioni in anomalia andamentale, anche attraverso la cessione di aliquote di crediti non performing. La Banca proseguirà nella propria tradizionale attività di intermediazione creditizia, canalizzando il risparmio della comunità a sostegno dell’economia reale”.  
Il presidente Sergio Amenta sottolinea come “il bilancio 2023 sintetizzi ed esprima il risultato di una pianificazione strategica che nel triennio 2021/23 ha visto un costante recupero di efficienza e capacità reddituale e il rafforzamento patrimoniale della banca”. Amenta afferma inoltre: “Il lavoro svolto in questi anni dalla direzione ed il personale tutto ha posizionato la nostra banca fra le più performanti e solide nel panorama regionale del credito cooperativo, come evidenziato dal Total Capital Ratio, passato dal 12,4% del 2015 all’attuale 29,7%, risultati che consentono di traguardare con ragionata confidenza il non semplicissimo scenario congiunturale nel quale siamo chiamati ad operare. In un tempo connotato da difficoltà e incertezze, in cui crescono i divari sociali e i costi delle numerose ed inderogabili transizioni – conclude quindi -, la banca continuerà a dare un concreto contributo allo sviluppo economico e sociale della collettività, guidata da Francesco Leone che dal prossimo 1° luglio assumerà la direzione generale, a cui vanno gli auguri di buon lavoro unitamente al ringraziamento per il lavoro svolto e i risultati conseguiti unitamente al direttore Pennisi in questi otto anni”.

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