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Alcamo, giornata di lunghe piogge. Ma la crisi idrica rimane

Piove con una certa insistenza e abbondanza, in queste ore ad Alcamo e nei territori limitrofi. E non avveniva ormai da troppe settimane. Certo è che i dibattiti sull’opportunità di precipitazioni così ingenti sono sempre aperti. Da una parte, al di là delle considerazioni anche riguardanti il rischio di dissesto idrogeologico dopo lunghi periodi secchi e incendi, come l’ennesimo appena avvenuto sul Monte Inici, c’è chi fa notare che una pioggia talmente copiosa non farebbe molto bene a certi tipi di coltivazioni. Dall’altra c’è chi, opportunamente, sostiene che non sarebbe comunque ancora sufficiente per le sorgenti idriche naturali e, quindi, per soddisfare il fabbisogno di acqua corrente da parte della popolazione, soprattutto se si considera che l’estate è alle porte.
In ogni caso, piove ed è questa la notizia, nell’attuale periodo storico in cui la perdurante siccità ma anche altri problemi, quale ad esempio la peronospora, hanno gravemente condizionato il comparto agroalimentare. E si teme una ripetizione, se non un aggravamento, degli effetti della caldissima estate del 2023.
Nel frattempo, andando oggi al Bottino, serbatoio idrico del Comune di Alcamo, possiamo apprendere che i turni attuali di distribuzione dell’acqua si sono nuovamente assestati con cadenza di quattro giorni, dopo che ancora una volta, nei giorni scorsi, si è reso necessario riparare l’ennesima falla nella condotta idrica in contrada Piano Marrano, con conseguenti slittamenti della turnazione appunto. Bisogna fare i conti, inoltre, per quanto riguarda l’acqua da portare alle utenze che, prima, si approvvigionavano mediante l’Eas e che, adesso, si riforniscono mediante il Comune.
E, mentre anche in consiglio comunale si pensa ad istituire un tavolo per valutare le possibili strategie contro la crisi idrica, c’è chi come il consigliere Giuseppe Stabile ha proposto con una propria mozione, ma senza successo, di rivisitare l’attuale regolamento comunale in tema di approvvigionamento idrico. “Non è stato recepito – ha commentato Stabile dopo che la sua mozione è stata bocciata – il messaggio del risparmio dell’acqua potabile e la possibilità di mettere a regime un sistema legalizzato per utilizzare, per altri usi non potabili – precisa infatti il consigliere -, altre risorse idriche provenienti da pozzi privati in un momento di grave emergenza idrica che non sappiamo quanto durerà e quanto si aggraverà in futuro”.

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