Sono state eseguite oggi le autopsie su tre dei cinque operai morti a Casteldaccia lunedì, mentre lavoravano alla rete fognaria per la Quadrifoglio Group, la società che aveva avuto in subappalto i lavori di manutenzione. L’esito dei rispettivi esami autoptici ha confermato che sono morti soffocati Epifanio Alsazia, Giuseppe La Barbera e Ignazio Giordano. Le vittime, come emerso dagli accertamenti medico-legali che si sono svolti questa mattina al Policlinico di Palermo, avevano i polmoni completamente ostruiti, a causa dell’inalazione dell’idrogeno solforato, sprigionato dalla fermentazione dei liquami. Domani saranno eseguite le autopsie sui corpi di Roberto Raneri e Giuseppe Miraglia.
Roberto Raneri, 50 anni, era di Alcamo. Anche Epifanio Alsazia, 71 anni, originario di Partinico, abitava da molti anni nella cittadina alcamese. Nella foto, da sinistra Epifanio Alsazia, Giuseppe Miraglia, Roberto Raneri, Ignazio Giordano e Giuseppe La Barbera, vittime della strage di Casteldaccia.
La Procura di Termini Imerese, che indaga sulla strage, ha dato il nulla osta alla sepoltura delle prime tre salme e l’autorizzazione ai funerali che verranno celebrati in date diverse: lunedì a Palermo si svolgeranno le esequie di Giuseppe La Barbera, 28 anni, il più giovane tra le vittime.
Resta riservata la prognosi sulla vita di Domenico Viola, il sesto operaio della squadra che lavorava allo spurgo del tombino. Viola è tuttora ricoverato nella terapia intensiva del Dipartimento di Emergenza del Policlinico. 

Di Massimo Provenza

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