“Abbiamo una fornitura da parte di Siciliacque che è costante e che ci potrebbe consentire di fornire l’acqua con turni di tre-quattro giorni. Ma abbiamo avuto delle rotture ripetute lungo la condotta di Dammusi – Cannizzaro, in contrada Piano Marrano”. Lo ha dichiarato, questa mattina, spiegando le cause dell’attuale turnazione idrica di 6 (che in alcune zone si allunga anche a 7 se non di più) giorni, l’assessore comunale Vittorio Ferro, che da poche settimane, a seguito della rimodulazione delle deleghe in giunta, si occupa, tra l’altro, delle tematiche riguardanti il servizio idrico integrato. Intanto le insistenti e abbondanti piogge degli ultimi giorni sono state, comunque, significative per le sorgenti e, in generale, per gli invasi.
“Attualmente – dice l’assessore Ferro, indicando la portata di acqua disponibile per le utenze alcamesi – da Cannizzaro arriva alla città di Alcamo una portata di 84 litri al secondo dalle sorgenti situate in provincia di Palermo, di cui 40-45 litri al secondo da Cannizzaro, mentre dalla condotta di Siciliacque circa 30 litri al secondo, per un totale di circa 113-115 litri al secondo”.
Sta procedendo, nel frattempo, con i vari affidamenti dei relativi servizi, l’iter per l’attuazione del progetto di manutenzione ed efficientamento idrico e idraulico del sistema di adduzione di Cannizzaro. “Nei prossimi giorni – aggiunge a tal proposito -, avremo una riunione per capire se, anche utilizzando lo strumento della crisi idrica e, quindi, della relativa ordinanza regionale, possiamo accorciare il cronoprogramma dell’esecuzione dei lavori”.
Va anche ricordato il progetto “EVE” finanziato dall’Unione Europea e in base al quale il Comune di Alcamo, in partenariato con la Tunisia, prevede di realizzare un sistema per riutilizzare le acque del depuratore comunale, con la finalità di irrigare i campi agricoli della zona. “Stiamo lavorando per mettere in funzione anche quest’impianto – afferma Ferro -, perché il riutilizzo delle acque è la nostra scommessa più grande”. Ed è da monitorare sempre con attenzione, oltre che l’effettivo buon funzionamento del depuratore comunale, anche l’immissione di materiali inquinanti e di plastica che potrebbe anche ostruire gli scolmatori, come si apprende da opportune segnalazioni che cittadini hanno rivolto al Comune in questi giorni. “Al momento – tiene a precisare Ferro -, posso assicurare la popolazione che il depuratore funziona, le manutenzioni sono svolte e ne sono in programma. La microfiltrazione funziona. Sicuramente la plastica è un grande problema – ammette -, perché la sua presenza nelle acque reflue rischia di danneggiare gli impianti”.
In quest’intervista, con l’assessore affrontiamo anche la questione relativa alle numerose contestazioni, riscontrate in queste settimane, relative alle bollette idriche.
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