“L’attività del nucleo di Polizia ambientale – dichiara l’assessore all’ambiente del Comune di Alcamo, Caterina Camarda – ha accertato, proprio in queste ultime settimane, svariati casi, circa una ventina dall’inizio di quest’anno, di abbandono dei rifiuti domestici per i quali si è provveduto all’iscrizione nel registro degli indagati. Adesso i contravventori – continua l’assessore – per estinguere il reato entro 30 giorni possono pagare la sanzione pecuniaria di 2.500 euro, in caso contrario il procedimento segue il suo iter presso la competente Autorità giudiziaria”. Ciò che afferma Caterina Camarda, la quale nella giunta del sindaco Domenico Surdi ha avuto in consegna da poco la delega all’ambiente che, in precedenza, aveva l’attuale vicesindaco oltre che assessore Alberto Donato -, è finalizzato a ricordare all’intera popolazione che, dal 10 ottobre scorso, la legge 137/2023 prevede, infatti, una sanzione penale e non più amministrativa nel caso di abbandono dei rifiuti anche da parte di soggetti che non sono titolari di imprese o responsabili di enti.
Nell’immagine, attività di controllo del Comune in corrispondenza di una discarica abusiva (nel riquadro l’assessore Caterina Camarda).
Al riguardo, l’amministrazione comunale di Alcamo fa presente, intanto, che l’articolo 255 comma 1 del decreto legislativo 152/2006 stabilisce, infatti, che “chiunque compia abbandono di rifiuti è punito con ammenda da mille a diecimila euro e la pena è aumentata fino al doppio, se l’abbandono riguarda rifiuti pericolosi (ad esempio, frigoriferi, motori, tubi al neon, rifiuti contenenti amianto eccetera), fatto salvo l’arresto e l’ammenda fino a 26 mila euro per i titolari di imprese o responsabili di enti”. E, sottolineando le più recenti disposizioni nazionali in materia, “il passaggio dalla sanzione amministrativa che andava da 300 a 3.000 euro a quella penale da 1.000 a 10.000 euro” che, come commenta quindi Caterina Camarda, “è una svolta culturale di importanza decisiva per l’ambiente. È il riconoscimento del fatto che abbandonare o depositare i rifiuti in modo incontrollato è un reato in capo ad ogni singolo cittadino che deve assumersi la responsabilità dell’illecito penale. L’auspicio – conclude – è quello che i cittadini abbiano sempre più chiaro, indipendentemente dall’asprezza della pena, che l’ambiente è di tutti e va assolutamente rispettato e salvaguardato”.
Il Comune, infine, ricorda a tutti che “la procedura estintiva ex articolo 318-bis e seguenti del decreto legislativo 152/06 è applicabile – evidenzia – a tutte le contravvenzioni in materia ambientale che non abbiano cagionato danno o pericolo concreto ed attuale alle risorse ambientali”.

Di Massimo Provenza

AlcaMondoBlog è a cura di Massimo Provenza, giornalista professionista - © 2024 AlcaMondoBlog

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