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Maltrattamenti in famiglia ad Alcamo: donna denuncia il marito e ne ottiene l’allontanamento

È accusato di aver compiuto ripetuti atti di violenza nei confronti della moglie, in particolare di averla più volte picchiata al volto davanti al loro figlio minorenne. Pertanto, su disposizione della Procura di Trapani, è adesso sottoposto alla misura cautelare personale dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento all’abitazione e ad ogni altro luogo frequentato dalla donna, con applicazione del braccialetto elettronico. Si tratta di un pregiudicato alcamese, ritenuto responsabile dei maltrattamenti. Le sue generalità non sono state rese note, evidentemente anche per tutelare il diritto alla riservatezza della vittima di tali violenze.
Si tratta dell’ennesimo caso in cui, anche ad Alcamo, le Forze dell’ordine e la magistratura sono chiamate ad applicare il cosiddetto codice rosso, ossia l’insieme di misure previste, sul piano penale e processuale, contro le varie forme di violenza domestica e di genere.
L’applicazione della specifica misura, disposta dall’Autorità giudiziaria a carico dell’individuo su cui pendono le gravi accuse, è stata eseguita dal personale della sezione investigativa del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Alcamo.
La triste vicenda ha avuto inizio la sera dell’8 maggio scorso, quando gli agenti della Polizia di Alcamo erano intervenuti in soccorso di una donna fuggita da casa, assieme al figlio dodicenne, dopo l’ennesima aggressione fisica subita ad opera del marito. La signora, di origine rumena, era apparsa, così come il suo figlioletto, terrorizzata e presentava una vistosa ecchimosi ad un occhio.
Accompagnata negli uffici del Commissariato e dopo essersi tranquillizzata, aveva raccontato ai poliziotti come, poco prima, avesse avuto l’ennesimo litigio con il coniuge. Un alterco che, come riferito da lei stessa, era diventato il pretesto per l’aggressione fisica nei propri confronti, ricevendo dal marito ripetuti colpi al volto, davanti al loro figlio. Stanca delle continue vessazioni e violenze consumate in ambito familiare, in quanto già episodi analoghi e ripetuti nel tempo risalivano al mese di marzo dell’anno 2023, la donna ha trovato il coraggio di denunciare tali violenti soprusi.
Le accuse nei confronti del marito sono corroborate da ulteriori approfondimenti investigativi, attuati anche all’esterno dell’ambito familiare, che avrebbero quindi consentito agli inquirenti di raccogliere indizi sufficienti per trasmettere l’esito delle indagini all’Autorità giudiziaria. La quale, ritenendo l’individuo come responsabile dei delitti di maltrattamenti contro familiari, aggravati, e lesioni personali aggravate, ha richiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trapani il via libera per applicare la misura cautelare personale.

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