Vandali spadroneggiano, distruggendo qualsiasi cosa trovino sotto tiro, introducendosi indisturbati nel palasport “Enzo D’Angelo” di Alcamo, situato tra la via John Fitzgerald Kennedy e la via Antonio Montinaro. È accaduto più volte in passato. Continua ad accadere, tuttora che tale impianto realizzato dall’ex Provincia di Trapani circa quindici anni fa, è in disuso.
Era stato utilizzato dall’Asp come centro vaccinale per fronteggiare la pandemia di Covid-19. Adesso che, da circa un paio d’anni, non vi si svolgono attività sanitarie né sportive e di spettacolo per le quali era stato concepito, i teppisti vi si introducono forzandone le aperture e compiendo vergognosi raid.
A proposito dei ripetuti atti vandalici e anche dei furti avvenuti nell’attigua parrocchia Gesù Cristo Redentore, nei mesi scorsi si era riunito con autorità civili e Forze dell’ordine il comitato civico del quartiere Sant’Anna. Ottenendo, intanto, l’installazione di un impianto di videosorveglianza comunale, mentre la vicina area di parcheggio è stata chiusa dal Comune apponendo blocchi in cemento. Ma, evidentemente, ciò ancora non basta per rendere più tranquilla la zona, i cui abitanti in questi mesi hanno segnalato anche il proliferare di ratti e topi provenienti proprio dal palazzetto dello sport, struttura che appare totalmente lasciata al proprio destino, concedendo campo libero alle scorrerie di ignoti incivili.
Il servizio video di oggi e, a seguire, quelli già pubblicati al riguardo nei mesi scorsi
Occorre evidenziare che il Libero Consorzio comunale di Trapani e il Comune di Alcamo avevano trovato, in precedenza, un accordo per la gestione del palazzetto. Ad oggi, l’impianto “non è gestito dal Comune – dichiara l’assessore comunale Gaspare Benenati -, perché la ex Provincia ha deciso unilateralmente il comodato durante la pandemia. Noi abbiamo mostrato in passato la nostra disponibilità a sederci ad un tavolo. Io personalmente – prosegue Benenati – avevo incontrato il commissario dell’ex Provincia Raimondo Cerami che mi aveva chiesto, per riaffidarlo a noi, 50 mila euro annui. Ovviamente condizioni non accettabili – sostiene l’assessore -, perché la spesa sarebbe troppo elevata considerando tutti gli altri costi. Io, da quando sono assessore – conclude -, non ho mai avuto la disponibilità di quest’impianto”.
Il palasport è intitolato allo sfortunato tifoso della Juventus, Enzo D’Angelo il quale da Alcamo, dove viveva e lavorava, partì con un gruppo di amici per assistere alla festa scudetto del 2003 a Torino. Lì trovò la morte, accoltellato da un ubriaco alla stazione ferroviaria del capoluogo piemontese.
Lo scempio che si perpetra, impunemente, in danno del palazzetto alcamese rappresenta anche, soprattutto, una vile forma di oltraggio al ricordo di Enzo D’Angelo, oltre che il chiaro segnale di un malessere sociale che continua a serpeggiare nel territorio.
I servizi video pubblicati lo scorso anno, per il Memorial organizzato in occasione del ventennale della morte di Enzo D’Angelo