Imprenditore, musicista, filantropo, mecenate. Viene ricordato con questi termini, Pietro Viola, nato e vissuto ad Alcamo (1925-2002). “Legalità e coraggio rendono liberi”, è lo slogan che ne identifica la vicenda umana, professionale, culturale e al servizio della comunità alcamese. A lui, con una cerimonia in programma sabato 29 giugno alle 11.30, sarà intitolata la scalinata che, all’altezza dell’intersezione con la via Arco Itria, collega la via Giovanni Amendola con la piazza Mercato. Si prevede la partecipazione dell’amministrazione comunale, che ha accolto la proposta dell’intitolazione. Nell’occasione, suonerà il Premiato Complesso bandistico Città di Alcamo, alla cui storia è legata l’attività di Pietro Viola nella qualità di grande appassionato ed esperto di musica.

Nel 1952, come ricordano tra l’altro i suoi familiari, fu rapito da alcuni esponenti mafiosi dell’epoca a causa dell’atto di compravendita dell’immobile dove svolgeva la sua attività, in quanto avendo stipulato l’atto e pagato il prezzo, prima della trascrizione al registro la mafia costrinse il proprietario a rivenderlo ad un proprio prestanome, minacciando Pietro Viola di ritorsioni qualora intervenisse legalmente per la restituzione dell’immobile o del denaro. Noncurante della minaccia, si rivolse ad un avvocato che riuscì a dimostrare anche con registrazioni la truffa e a denunciare l’accaduto.

La figlia Rosanna, in quest’intervista, ci racconta chi era, più in particolare, Pietro Viola e com’è nata l’iniziativa dell’intitolazione.

Il servizio video

Di Massimo Provenza

AlcaMondoBlog è a cura di Massimo Provenza, giornalista professionista - © 2024 AlcaMondoBlog

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