Si è incatenato all’ingresso del Palazzo di città in piazza Ciullo, ad Alcamo, per manifestare in Municipio tutto il proprio disagio a causa della crisi idrica e chiedere concrete risposte da parte del Comune. Protagonista della plateale iniziativa, questa mattina, è stato il cittadino alcamese Gianluca Amato, che assieme ad Anna Amoroso aveva annunciato questa forma di protesta per il prossimo 5 luglio, dopo quella già inscenata ieri mattina al Bottino, serbatoio idrico comunale.

Manifestazioni che però, finora, fanno peraltro registrare scarsa partecipazione da parte della popolazione alcamese. Intorno a mezzogiorno, l’assessore comunale al Servizio idrico integrato Vittorio Ferro ha incontrato i due manifestanti, trovando con loro un punto d’incontro e cercando di rassicurarli con queste parole: “I cittadini manifestano i loro diritti, è giusto che lo facciano e siamo disposti ad ascoltarli. Mi posso scusare per il disservizio, che non dipende solo da noi. Stiamo lavorando, penso che nei prossimi dieci-quindici giorni rientreremo ad una situazione accettabile”.

Proprio sul portone d’ingresso del Municipio, intanto, oggi è affisso un manifesto listato a lutto per la morte, avvenuta ieri, dell’ex sindaco Giuseppe Sucameli, che sul finire degli anni ’80 del secolo scorso profuse un certo impegno, proprio in funzione di migliorare l’approvvigionamento idrico ad Alcamo.

L’acqua ad Alcamo, attualmente, è erogata con turni che da dodici si sta cercando di accorciare ad otto giorni. Sul sito istituzionale del Comune è pubblicato, al riguardo, un prospetto informativo.

Il servizio video

Di Massimo Provenza

AlcaMondoBlog è a cura di Massimo Provenza, giornalista professionista - © 2024 AlcaMondoBlog

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