Vanno avanti, da parte del Comune di Alcamo, le procedure per incrementare l’attingimento di acque potabili, mediante l’utilizzo di un ulteriore pozzo di proprietà della società Acqua Rakali Partinico, in questa estate caratterizzata da una sempre più grave crisi idrica, e rimanendo in attesa che venga concretizzato il progetto di manutenzione ed efficientamento della condotta di Cannizzaro. All’albo pretorio comunale è stata pubblicata, in queste ore, la determina, sottoscritta dal dirigente Ignazio Graziano, che attesta un impegno di spesa, da parte del Comune, pari a 222 mila euro Iva inclusa, per l’anno in corso, come corrispettivo da versare alla società Acqua Rakali Partinico per le infrastrutture realizzate e da realizzare per il sollevamento idrico di 20 litri al secondo del Pozzo ARP 2 situato in contrada Billiemi, nel territorio comunale di Monreale. La suddetta società partinicese, infatti, che è la proprietaria del pozzo e che, come spiega il Comune di Alcamo, risulta l’unica ad avere risposto alla relativa manifestazione d’interesse già pubblicata dal 2022, “si obbliga al completamento – riporta la determina – di tutti i lavori necessari” a tale scopo.
Come citato dal Comune di Alcamo, il Piano regolatore generale Acquedotti della Regione siciliana, così come approvato nel 2012 e poi prorogato, “ha previsto per la città di Alcamo un fabbisogno idropotabile complessivo con volume di 5.190.826 metri cubi annui, pari a una portata media annua di 164,60 litri al secondo”. Nella determina viene fatto riferimento all’attuale dotazione idrica potabile del Comune di Alcamo, basata, quando è in condizioni di piena disponibilità ed efficienza, sulle portate del gruppo sorgentizio Chiusa-Dammusi-Mirto-Cannizzaro, per un totale di circa 70 litri al secondo, sulla fornitura da parte di Siciliacque e Amap, per un totale di circa 30 litri al secondo, e sull’affitto commerciale di immobili, attrezzature e impianti esistenti per l’utilizzo delle risorse idropotabili del pozzo ARP 1, anche questo di proprietà di Acqua Rakali Partinico, per 10 litri al secondo. Si tratta quindi, in totale, di circa 110 litri al secondo.
“Tale dotazione idrica – prosegue, pertanto, la determina – è insufficiente a garantire il fabbisogno idrico per l’intera città, pari a 164 litri al secondo”.
Il Comune di Alcamo conclude specificando che Acqua Rakali Partinico, circa un mese fa, ha “proposto un costo di affitto delle infrastrutture Rakali 2 pari a 0,64 euro per metro cubo, da commisurare ai metri cubi effettivamente sollevati al bottino Billiemi”. Un prezzo che, come conclude l’amministrazione comunale alcamese, “risulta congruo” e, dunque, “la misura dell’acqua sollevata avverrà mediante apposito contatore volumetrico da installare prima dell’immissione nel bottino Billiemi”.
Sul sito del Comune sono pubblicati, intanto, gli attuali turni di distribuzione dell’acqua. Va, peraltro, considerato che, da varie zone del territorio alcamese, continuano a giungere segnalazione di attese, per l’arrivo dell’acqua corrente, che superano i venti giorni.