Nell’odierna, tragica ricorrenza del trentaduesimo anniversario della strage avvenuta a Palermo in via Mariano D’Amelio, dove furono uccisi il giudice Paolo Borsellino e la sua scorta composta da Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, anche il Comune di Alcamo, pur non avendo annunciato ufficialmente una cerimonia pubblica al riguardo, con una breve nota esprime il proprio messaggio per il ricordo e la riflessione.
“Non dimenticare – dichiara il sindaco Domenico Surdi – chi ha speso la propria vita in nome della legalità e della giustizia è un dovere per tutti noi, sia come amministratori che cittadini. Continueremo a lavorare in nome della cultura delle regole e della cittadinanza consapevole per trasmettere, soprattutto alle giovani generazioni, la cultura della prevenzione e del contrasto di qualunque forma di illegalità, di sopruso e sopraffazione”.
L’amministrazione comunale alcamese cita infine queste parole:
“Non ho tempo da perdere, devo lavorare, devo lavorare… È una corsa contro il tempo, per
arrivare alla verità prima di essere fermato”.
(Paolo Borsellino 13 luglio 1992)
In queste immagini, piazza Falcone e Borsellino e il sindaco di Alcamo durante la celebrazione tenutasi lo scorso 23 maggio, anniversario della strage di Capaci