“Asp e Genio civile, ognuno per la propria competenza, hanno chiarito che l’acqua non potabile prelevata da pozzi privati non può in alcun modo essere utilizzata per il consumo umano o per scopi igienico-sanitari”. Lo dichiara il sindaco di Alcamo, Domenico Surdi, spiegando l’esito di un incontro svoltosi ieri nella Prefettura di Trapani per affrontare la situazione relativa all’emergenza idrica nel territorio di tutta la provincia. “Presenti all’incontro – riporta Surdi in una nota – anche i rappresentanti dei Comuni di Castellammare e Trapani, di Siciliacque, Asp, Genio Civile, Ati e Protezione civile”.
Al riguardo, occorre evidenziare che, dal 30 luglio scorso, il Comune di Castellammare del Golfo continua a pubblicare sul proprio sito istituzionale un avviso finalizzato a raccogliere manifestazioni d’interesse, relative alla concessione di pozzi privati “per effettuare l’emungimento e la distribuzione dell’acqua non potabile e per uso igienico-sanitario e assimilati, tramite autobotti private autorizzate”.
“Ho aggiornato il tavolo – prosegue intanto Surdi – sulle criticità che stiamo affrontando, a causa delle continue rotture della conduttura esterna da cui arriva l’acqua erogata da Siciliacque. Proprio l’ultima rottura ci ha impedito di rispettare i turni programmati negli ultimi giorni”.
E conclude: “Stiamo seguendo quotidianamente i lavori in corso per stabilizzare la conduttura di Siciliacque e, contemporaneamente, per allacciare il nuovo pozzo in località Rakali al nostro sistema sorgentizio, due operazioni fondamentali per aumentare la portata idrica a nostra disposizione e distribuire di nuovo, il prima possibile, con regolarità l’acqua nelle case delle nostre famiglie”.
Nella foto qui in alto, un momento dei consueti rifornimenti di acqua potabile, da parte dei cittadini, alle fontanelle pubbliche del Bottino, serbatoio idrico comunale.