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Utilizzo dell’acqua a Castellammare del Golfo, l’ordinanza e le precisazioni del sindaco Fausto

“Ricordo ai cittadini che l’acqua non potabile non può essere utilizzata per usi alimentari e non deve essere ingerita in alcun modo. Invito tutti ad osservare le necessarie precauzioni e adottare sistemi di potabilizzazione dell’acqua”. A dichiararlo, con un comunicato diffuso nel primo pomeriggio di oggi, è il sindaco Castellammare del Golfo, Giuseppe Fausto che, per la grave emergenza idrica, ha emesso un’ordinanza che consente la distribuzione di acqua non potabile tramite autobotti, attingendo dai pozzi privati censiti all’ufficio provinciale del Genio Civile.
Nella foto qui in alto, una veduta notturna di Castellammare del Golfo.

In queste ore, il sindaco di Alcamo, Domenico Surdi, ha evidenziato che, durante il recente incontro in Prefettura a Trapani, “Asp e Genio civile, ognuno per la propria competenza, hanno chiarito che l’acqua non potabile prelevata da pozzi privati non può in alcun modo essere utilizzata per il consumo umano o per scopi igienico-sanitari”. Pertanto, la linea finora seguita dal Comune di Alcamo non cambia, anche se i disagi della popolazione, a causa dell’emergenza idrica in atto, si aggravano giorno dopo giorno.

Il sindaco di Castellammare, intanto, afferma: “Ho deciso di autorizzare il trasporto di acqua per l’emergenza e garantire a tutti un bene di primaria necessità qual è l’acqua. Ricordo che, in quanto comuni ex Eas, non possiamo gestire direttamente il servizio che è di pertinenza dell’assemblea territoriale idrica ma la procedura di gestione è ancora in stallo. Non ritengo potessimo fare diversamente”. In particolare, Fausto sottolinea che “l’acqua non potabile non può essere utilizzata per usi alimentari come la preparazione di bevande, la cottura e il lavaggio di alimenti, non deve essere ingerita in alcun modo e deve essere preventivamente bollita per altri usi. Invito tutti – prosegue dunque – ad osservare le necessarie precauzioni e adottare sistemi di potabilizzazione dell’acqua”.

Attualmente, il territorio di Castellammare del Golfo “è nel periodo di maggiore presenza estiva – dice, tra l’altro, il sindaco Fausto -: la popolazione da poco meno di 15 mila abitanti lievita a circa 60 mila presenze. Cittadini, attività ristorative ed alberghiere, turisti nonché proprietari di allevamenti di bestiame e numerose aziende agricole hanno iniziato a lamentare grave sofferenza per la mancanza d’acqua”. Motivo per cui ha emesso l’ordinanza autorizzativa.

“Abbiamo ereditato un sistema di distribuzione idrica – sono ancora le parole del sindaco castellammarese – che si regge sulle forniture per mezzo di autobotti nel periodo estivo, quando il quantitativo d’acqua non risulta sufficiente per una popolazione che quadruplica. Ricordo che in quanto comuni ex Eas, non possiamo gestire direttamente il servizio che è di pertinenza dell’assemblea territoriale idrica ma la procedura di gestione è ancora in stallo”, sottolinea concludendo: “Ci auguriamo che la grave emergenza possa essere un altro input per la gestione del servizio per i Comuni ex Eas e stiamo lavorando per soluzioni alternative, ma al momento ci siamo trovati ad un bivio: scegliere se lasciare i cittadini senz’acqua per settimane, far chiudere alberghi, bar e ristoranti e mandar via i turisti, diffondendo una pessima immagine della nostra Sicilia o provvedere facendo una scelta alternativa. Ho deciso di autorizzare per 30 giorni il trasporto di acqua per uso – ripeto e sottolineo – non potabile, in considerazione dell’emergenza e garantire a tutti un bene di primaria necessità qual è l’acqua. Non ritengo potessimo fare diversamente così da non creare, e prevenire, disordini pubblici”.

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