La città di Castellammare del Golfo ospita la prima edizione del premio nazionale dedicato al giornalista e regista teatrale Ezio Zefferi (1926-2020), organizzando un evento dal titolo “Nettuno Festival”, con appuntamento domenica 25 agosto alle 21.30 in piazza Castello, e che sarà condotto dal giornalista e scrittore Salvo Toscano, con la presenza dell’attrice Stefania Blandeburgo. Per questa prima edizione del premio, patrocinato dal Comune di Castellammare con la direzione artistica di Angelo Butera, saranno premiati Francesco Giambrone, sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, la giornalista Giovanna Botteri, nota soprattutto per i suoi servizi da inviata all’estero per la Rai, e la coreografa e danzatrice internazionale Giovanna Velardi.
Nella foto qui in alto, Ezio Zefferi e, nelle immagini successive, la locandina del Nettuno Festival e una panoramica di Castellammare del Golfo.
Come fanno sapere gli organizzatori, l’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili e si prevede anche una serie di momenti musicali, con le esibizioni del chitarrista Francesco Buzzurro, della cantante Simona Trentacoste, della sassofonista Carla Restivo e del pianista Antonio Zarcone. Il premio dedicato ad Ezio Zefferi è stato anticipato dalla mostra personale di Nicola Scafidi “Set cinematografici siciliani 1960 – 1970” e con il concerto “Per un pugno di film”. Già da oggi, il Nettuno Festival entra nel vivo a Castellammare.
L’iniziativa di dedicare questo premio culturale ad Ezio Zefferi non è casuale. Zefferi aveva scelto, infatti, Castellammare del Golfo come sua seconda città e nel 2010 gli era stata conferita la cittadinanza onoraria. “Conservo un personale ricordo di Ezio Zefferi, perché a fine anni Ottanta ricevetti anch’io il Premio cultura e tv a Scopello – spiega Angelo Butera, direttore creativo e ideatore della manifestazione -. Il ricordo di quella serata mi accompagna sempre, soprattutto perché passai un paio d’ore a parlare delle due mie grandi passioni, Sanremo ed il calcio, con uno dei più grandi giornalisti dell’epoca, Sandro Ciotti”.
Ezio Zefferi è stato un giornalista e regista teatrale italiano. Profugo dalla Tunisia, dopo la liberazione di Roma lavorò al Comando Alleato come interprete di francese. Cominciò a scrivere al Momento Sera e successivamente alla Gazzetta di Mantova dove seguì la famiglia riunitasi dopo la guerra. Nel 1954 partecipò al primo concorso per teleradiocronisti indetto dalla Rai a Milano e nel gennaio del 1954 venne assunto cominciando a lavorare ai primi programmi realizzati dalla sede di Corso Sempione. Nel 1956 si trasferì a Napoli, nel 1960 partecipò come radiocronista alle Olimpiadi di Roma per quanto riguarda soprattutto il pugilato. In televisione, nei primi anni Sessanta, fu la quarta voce del calcio, dopo Nicolò Carosio, Nando Martellini, Giuseppe Albertini, commentando qualche incontro di serie A o di serie B. In quegli anni realizzò vari documentari rintracciabili nelle teche Rai per programmi curati, tra gli altri, da Enzo Biagi. Trasferitosi a Roma, si occupò dei servizi speciali del Telegiornale succedendo a Sergio Zavoli.
Nella notte tra il 20 e il 21 luglio 1969 organizzò le varie fasi della lunga diretta dello sbarco sulla Luna, da Roma con i giornalisti Tito Stagno, Andrea Barbato e il corrispondente dagli Stati Uniti Ruggero Orlando. Dopo la riforma del 1976, partecipò con Andrea Barbato alla creazione del Tg2 e soprattutto delle rubriche giornalistiche di approfondimento di cui fu responsabile (TG2 Dossier, Grandangolo, Sestante…). Fu nominato vicedirettore del TG2 e intanto coltivò la sua passione per la musica. Una passione che lo portò, una volta lasciata la Rai, alla nomina di sovrintendente del Teatro Regio di Torino. Curò la regia di numerose opere liriche: La fanciulla del West a Verona, Rigoletto a Bari, Norma a Padova, La Bohéme e la forza del destino a Cagliari e molte altre ancora. Nel 2010 ottenne la cittadinanza onoraria a Castellammare del Golfo.