Da una parte, l’annuncio ottimistico, su Facebook, del sindaco Domenico Surdi (nel riquadro, in alto, con accanto autobotti in servizio nel serbatoio idrico comunale Bottino). Dall’altra, le lamentele da parte di qualche utente del social network, che talvolta scadono anche in toni apertamente offensivi verso l’amministrazione comunale. L’accusa principale degli inviperiti cittadini fa riferimento ai turni attuali di erogazione dell’acqua, che peraltro, ancora la scorsa settimana, non sono scesi di nuovo sotto la soglia dei nove / dieci giorni di attesa – ma si prospetta, secondo quanto detto dal sindaco, un imminente miglioramento – e farebbero registrare una portata idrica ancora insufficiente. Si tratta della delicata situazione in cui, ad Alcamo, si apre il mese di settembre 2024, dopo un’estate da incubo in Sicilia a causa dell’emergenza idrica appunto, e mentre il clima torrido continua imperterrito, a parte la possibilità di qualche altra sporadica ma debole pioggia che, secondo le previsioni meteo, potrebbe arrivare domani e poi giovedì prossimo.

“In questi giorni stiamo potenziando l’erogazione di acqua in tutte le zone della città – tiene a rassicurare Surdi con il suo più recente post su Facebook, pubblicato ieri pomeriggio -. Grazie ai lavori di manutenzione effettuati da Siciliacque e l’avvio del pozzo a Rakali abbiamo incrementato i quantitativi a nostra disposizione. Questo significa che le turnazioni di distribuzione dell’acqua saranno molto più veloci – prosegue -, riducendo i disagi e garantendo una maggiore continuità di servizio per tutte le famiglie e le attività della nostra comunità”. Il sindaco conclude ribadendo: “Stiamo lavorando anche ad altri progetti tra cui l’installazione di un nuovo sistema di pompaggio nella sorgente di Cannizzaro, a seguito dei quali potremo aumentare ulteriormente l’erogazione”.

Nell’attuale periodo, come avviene ogni anno, migliaia di alcamesi fanno rientro in città dalle località di villeggiatura estiva e, mentre sono in corso le operazioni di vendemmia, si apre anche il nuovo anno scolastico. Sul sito istituzionale del Comune, intanto, da alcuni giorni si nota nuovamente l’assenza di comunicazioni, che sarebbero estremamente utili per il pubblico, relative ai turni di erogazione giornaliera dell’acqua e, quindi, alla distribuzione del prezioso liquido nelle varie zone del territorio.

La scorsa settimana, dal Municipio era stato già comunicato che ad Alcamo sarebbe ormai superata la fase acuta dell’emergenza idrica. Poche ore dopo quell’annuncio, si era appreso che, nel corso dei temporali abbattutisi nel territorio, fulmini si erano abbattuti proprio sulla zona degli impianti di Rakali danneggiandone il gruppo elettrogeno. Insomma, si deve continuamente fare i conti anche con le avversità naturali, oltre che con la siccità e con le gravi perdite d’acqua che avvengono lungo le reti esterne e interne degli acquedotti. Cosicché il quadro delle problematiche che si sovrappongono e che, quindi, complicano quest’emergenza idrica è sempre incerto. Con interrogativi che si ripropongono, giorno dopo giorno, anche quando le fasi più critiche sembrano superate.

Significativo, intanto, come avete potuto già notare leggendo l’articolo qui pubblicato il 28 agosto, è analizzare le statistiche riportate nella relazione conclusiva del Centro operativo comunale (Coc) di Protezione civile in riferimento all’attività svolta tra fine luglio e agosto, proprio per assistere la popolazione durante la fase peggiore dell’emergenza. Dal 24 luglio scorso e in poco più di un mese, per quanto riguarda la quantità di trasporti effettuati dalle autobotti private autorizzate, attingendo l’acqua potabile dai punti di carico comunali, risultano effettuati quasi 1.400 trasporti e, nella sola giornata del 13 agosto, ben 78 viaggi da parte delle autobotti. Che, dal 26 luglio al 27 agosto, hanno quindi distribuito oltre 16 milioni di litri d’acqua, in larga parte (quasi per l’80 per cento) attingendola dal punto di carico in via Gammara. Il Coc fa sapere di avere raccolto “343 richieste di trasporto d’acqua in emergenza per soggetti fragili, disabili, strutture sensibili eccetera”. Soltanto per l’1 per cento per allevamenti.

Di Massimo Provenza

AlcaMondoBlog è a cura di Massimo Provenza, giornalista professionista - © 2024 AlcaMondoBlog

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