Era la “jurnata di li vampati”, quella del 7 settembre. La spiaggia, allo scoccare della mezzanotte, si illuminava di falò, realizzati al culmine di laboriose ricerche, e quindi faticosi trasporti, di legna da ardere, vecchi giornali, sedie, tavoli e arredi ormai logorati o scassati e quindi in disuso. Si faceva a gara per realizzare la “vampata” più grande, più imponente. Anche nelle campagne. In montagna.
Non tutti, soprattutto tra i più piccoli, sapevano che questa tradizione era legata ai festeggiamenti in onore della Madonna dell’Alto. S’illuminavano i volti della gente attorno. Volti di persone che il tempo ha portato via. E i fuochi sembravano portare via con sé anche l’estate.
Sono questi i ricordi di una tradizione quasi scomparsa: le “vampe” in spiaggia per festeggiare la Madonna dell’Alto. Un evento che rappresentava uno spartiacque temporale, tra il periodo della villeggiatura estiva ad Alcamo Marina e quello della vendemmia e del rientro ad Alcamo per la fine dell’estate.
I tempi cambiano e oggi i falò, per ragioni di sicurezza e per il rispetto dell’ambiente, sono vietati.
Questa foto di repertorio, che raffigura i preparativi per un’imponente vampata nei pressi della ex Tonnara di Alcamo Marina, è tratta dalla pagina Facebook “Alcamo ieri oggi e domani”.
Se anche voi, utenti di AlcaMondoBlog, avete foto di repertorio da segnalare in ricordo di questa tradizione popolare, potete inviarle su WhatsApp al 335 5735207. Saranno pubblicate a corredo di quest’articolo, per tenere viva la memoria. Pur nel pieno rispetto dell’ambiente e delle regole di civile convivenza che oggi devono essere rispettate, si tratta infatti di una memoria che, inevitabilmente, molti alcamesi e non soltanto alcamesi conservano con nostalgia.