Il versante di nord-est del Monte Bonifato presenta decine di massi pericolanti, tutti da mettere in sicurezza per prevenire tragiche conseguenze. Gli uffici tecnici comunali di Alcamo stanno muovendosi nel tentativo di ottenere ingenti finanziamenti a tal proposito e, per tale motivo, è stato appena redatto e approvato, con determina della direzione opere pubbliche del Comune, il documento di indirizzo per la progettazione di reti paramassi e per la messa in sicurezza di un masso isolato pericolante situato più a sud e a maggiore altitudine.
Per tali interventi, infatti, come già pubblicato circa un mese fa, il Comune fa sapere che saranno necessari oltre 2 milioni di euro. Come riporta il documento, firmato dall’ingegner Alessandro Faraci nel ruolo di responsabile unico del procedimento, la stima sommaria della spesa per l’intervento in oggetto relativamente ai lavori, che comprendono la realizzazione di almeno 400 metri di barriere paramassi, è pari a 1 milione 300 mila euro. Lavori che, in base all’attuale cronoprogramma pubblicato nel documento stesso, dovrebbero essere effettuati entro il 2028.
Nel mese di novembre scorso, un masso si staccò e rotolò per 425 metri, andando a sfondare il tetto di un’abitazione i cui residenti, fortunatamente, rimasero illesi. L’area interessata, che comprende la via Salvatore Salamone e la via Filippo Evola, era stata quindi temporaneamente evacuata. Da allora, il Comune si è adoperato attivando anche il Soccorso Alpino e Speleologico. In questi mesi, l’ufficio comunale di Protezione civile ha evidenziato che sono stati individuati diversi massi in equilibrio precario, i cui movimenti verso valle potrebbero mettere a rischio la sicurezza dell’area abitata sottostante e la pubblica incolumità.
Nella dettagliata relazione tecnica viene fatto riferimento alla presenza di almeno quaranta massi pericolanti chiaramente individuati sul costone orientale della montagna alcamese, oltre a quello che fu provvisoriamente messo in sicurezza, a quota 680 metri, dal nucleo SAF dei vigili del fuoco dopo gli incendi avvenuti sul Monte Bonifato nel 2012. Ancora una volta viene evidenziato, infatti, come i roghi abbiano sconvolto gli equilibri naturali anche in termini di stabilità dei terreni, aggravando pertanto il rischio idrogeologico.
Secondo una stima del Comune, dunque, saranno necessari almeno 2 milioni 150 mila euro, per effettuare complessivi interventi di messa in sicurezza sui costoni del versante nord-orientale del Monte Bonifato. Sono già disponibili, per la fase progettuale, 200 mila euro dal fondo di progettazione regionale, inseriti nel bilancio triennale del Comune. Ed è nel tentativo di accelerare l’iter per l’attuazione di tali importanti interventi, che nel mese di agosto scorso la giunta del sindaco Domenico Surdi ha approvato una contestuale delibera, per inserire i suddetti lavori nel piano triennale delle opere pubbliche e reperire gli oltre due milioni di euro necessari, attingendoli da fondi europei o regionali.
“Il 13 maggio scorso”, come riporta la relazione firmata dal dirigente comunale Enrico Minafra e dall’ingegner Faraci, riassumendo il quadro con cui viene motivata l’esigenza di reperire tali ingenti fondi economici, “si è segnalata una ulteriore situazione di pericolo”, rappresentata infatti da “un altro masso isolato, più a monte in direzione sud e ad una quota di 650 metri”. Per tale motivo, si è concordato di avviare le procedure finalizzate ad affidare un servizio di ingegneria e architettura, per la progettazione delle opere di mitigazione del rischio idrogeologico e per la messa in sicurezza del masso stesso.
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