Il Centro congressi Marconi di Alcamo, situato nel corso VI Aprile, rimane chiuso al pubblico dallo scorso mese di gennaio, ossia da quando fu effettuato un sopralluogo dei Vigili del fuoco che, pertanto, richiesero all’amministrazione comunale una documentazione. In questi mesi, si è cercato di trovare una spiegazione che aiutasse il pubblico a capire meglio i motivi di questa chiusura.
L’importante sala convegni, infatti, che ha una capienza di duecento posti sarebbe stata chiusa in quanto sprovvista dei rilevatori di fumo, che attualmente sono previsti per legge in questo tipo di struttura. Ma sarebbe opportuno riuscire ad ottenere informazioni più dettagliate. Al momento, non arrivano notizie al riguardo da parte dell’amministrazione comunale. Nessun aggiornamento, insomma. Il vicesindaco Alberto Donato afferma che sta cercando di approfondire il caso.
Una vicenda che pare così ingarbugliata da non consentire agli amministratori comunali di fornirci una risposta rapida e precisa. Occorre, pertanto, attendere che il Comune possa darci delucidazioni sul perché un contenitore culturale e, fino allo scorso anno, utilizzato anche per concerti e svariati tipi di conferenze, si debba aggiungere alla lista dei beni pubblici in disuso, molti dei quali, ad Alcamo, sono lasciati nel degrado e, almeno in apparenza, nell’oblio che è la diretta conseguenza di un allarmante menefreghismo da parte dell’opinione pubblica.
Il servizio video
Alcamo, il Centro congressi Marconi è chiuso da otto mesi
