Già al centro, negli anni passati, di indagini riguardanti la gestione del suo funzionamento, torna sotto i riflettori della cronaca, ma stavolta a causa di un furto di cavi, il depuratore comunale di Alcamo (nella foto), situato in contrada Valle Nuccio. Il grave episodio si è verificato ieri, come fa sapere il Comune che, con propria determina, ha sancito in queste ore l’avvio delle procedure per affidare i lavori urgenti finalizzati a ripristinare il pieno funzionamento dell’impianto di depurazione.
Al momento, pare che la vicenda sia inquadrabile nella lunga serie di furti di cavi in rame che, ormai da parecchi anni, in svariati territori interessa impianti elettrici sia pubblici che privati. Il rame, infatti, viene poi rivenduto dai criminali, che ne sfruttano l’elevato valore commerciale. Rimane il fatto che si tratta, in ogni caso, di una situazione di grave pregiudizio per l’ambiente, in quanto il depuratore comunale è un impianto fondamentale per il trattamento delle acque che, dalle fognature alcamesi, s’immettono nel torrente Canalotto che sfocia ad Alcamo Marina.
Il vicesindaco Alberto Donato dichiara: “È già stata sporta la denuncia al Commissariato di Pubblica Sicurezza e abbiamo informato le autorità competenti in materia. Purtroppo – prosegue – l’area non è provvista di impianto di videosorveglianza ed è in corso la quantificazione del danno subìto, per porre con immediatezza soluzione al non funzionamento dell’impianto”. Quindi, conclude: “Sui tempi di riparazione non sono in grado, al momento, di rispondere”.