Sarà la ditta che attualmente gestisce il depuratore comunale di Alcamo, ad occuparsi di ripristinarne l’impianto elettrico di cui, nella notte dello scorso 16 settembre, erano stati rubati i cavi collegati alla cabina di trasformazione che ne alimenta tutte le apparecchiature. Lo ha stabilito il Comune, pubblicando oggi la determina di approvazione del progetto dei suddetti lavori urgenti, redatto dall’architetto Ignazio Graziano e il cui importo ammonta a 184 mila 561,53 euro, di cui 146.361,91 a base d’asta. Progetto che, quindi, da parte dell’amministrazione comunale, viene affidato direttamente alla ditta S.I.GE. Società Impiantistica Generale srl.
Nell’immagine qui in alto, una panoramica dell’impianto di depurazione comunale, situato in contrada Valle Nuccio.

Come ha affermato oggi il vicesindaco Alberto Donato, “in questo modo si potrebbe riuscire a riattivare il depuratore nella prossima settimana. Il ripristino dei cavi elettrici trafugati nell’impianto di depurazione si configura come urgente ed indifferibile a salvaguardia dell’igiene e della salute pubblica ed a tutela dell’ambiente, in quanto l’impianto è attualmente in stato di fermo”. Le acque nere provenienti dalla città di Alcamo, infatti, ormai da dieci giorni a causa di questa condizione di inattività del depuratore, mediante il torrente Canalotto finiscono direttamente in mare.

Di Massimo Provenza

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