– ALCAMO, domenica 19 GENNAIO 2025 – La Cittadella dei Giovani (nel riquadro in basso a sinistra nell’immagine qui sopra), pur con quel che rimane del suo artistico cancello che circa nove anni addietro venne a costare circa 100 mila euro di soldi pubblici, rimane tra i pochi spazi di cui il Comune di Alcamo può, attualmente, disporre per organizzare eventi culturali e di spettacolo, tra cui anche conferenze, mostre, incontri formativi, attività varie che possano coinvolgere il pubblico. Anche il teatro comunale “Cielo d’Alcamo” rimane un valido punto di riferimento in tal senso, mentre il vicino Castello dei conti di Modica, oggetto di interventi di restauro al suo interno e per la rifunzionalizzazione dell’Enoteca regionale, ancora è aperto sporadicamente, ma non rientra nell’elenco delle strutture in abbandono e degrado. Nei paraggi, dall’estate scorsa l’ex autostazione in piazza della Repubblica è un cantiere per eseguire il progetto di manutenzione straordinaria e di efficientamento energetico dell’involucro, nonché per l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili dell’edificio comunale.
La lista dei beni architettonici inutilizzabili, in parte anche di valenza religiosa, storica e artistica, in altra parte, invece, funzionale alla viabilità e alle attività di aggregazione socioculturale e sportiva nella città di Alcamo, è piuttosto preoccupante. Anche se, pur in considerazione di qualche interrogazione che al riguardo, di tanto in tanto, viene presentata da alcuni consiglieri comunali, la popolazione non sembra particolarmente interessata ad affrontare pubblicamente la problematica e a chiederne soluzioni.
Rimane chiusa dal 2016, per motivi di sicurezza al suo interno, la centralissima chiesa del Gesù in piazza Ciullo. I contestuali interventi da effettuare sono di pertinenza del Demanio dello Stato. Tuttora, non se ne hanno notizie.
Recuperato e riaperto dopo anni di abbandono, il palazzetto dello sport “Enzo D’Angelo”, che si raggiunge dalla via John Fitzgerald Kennedy e imboccando la via Antonio Montinaro, fu appositamente utilizzato durante la pandemia causata dal Covid-19 come centro vaccinale. Adesso, è sempre più devastato da atti vandalici. Il palasport nacque nei primi anni Duemila come struttura provinciale, successivamente fu stipulato un accordo con il Comune di Alcamo per gestirlo. Ma, allo stato attuale, come già pubblicato in un precedente articolo con vari servizi video qui su AlcaMondoBlog, l’amministrazione comunale sembra non poter disporne.
Del parcheggio interrato di piazza Bagolino, inagibile dall’ottobre 2021, in numerose occasioni si è trattato mettendo in evidenza le sue condizioni di sfacelo. Così come dell’attiguo Parco suburbano che, peraltro, è stato temporaneamente riaperto domenica scorsa per una competizione regionale di ciclocross.
Inutilizzabile da oltre un anno è il Centro congressi Marconi, situato nel corso VI Aprile e in pieno centro storico. L’importante contenitore culturale è ancora chiuso, da quando fu effettuato, nel gennaio 2024, un sopralluogo dei Vigili del fuoco che avevano rilevato, al suo interno, l’assenza di rilevatori di fumo e, di conseguenza, avevano chiesto al Comune di fornire una documentazione.
A completare il desolante quadro è la condizione in cui versa la Pia Opera Pastore, di proprietà dell’Ipab “Opere Pie Pastore e San Pietro”. L’ottocentesca struttura rimane in disuso e in balìa di ignoti teppisti. Così come i suoi spazi esterni, seppur negli anni passati sia stato annunciato, a beneficio del quartiere di corso Generale Medici, un importante progetto da attuare mediante un’intesa tra il Comune di Alcamo e l’Iacp di Trapani, per riqualificarli e realizzarvi un’ampia area di parcheggio.
Non rientra più, peraltro, nel novero dei beni pubblici alcamesi in abbandono lo stadio comunale “Nonò Cilluffo”. I lavori per realizzare il progetto di recupero, come già pubblicato, sono stati consegnati da alcune settimane.