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Alcamo, il Comune chiude i bagni dell’atrio del Collegio. Disponibile quello automatizzato e a pagamento in piazza della Repubblica

– ALCAMO, martedì 21 GENNAIO 2025 – Sono ufficialmente fuori uso, i bagni pubblici situati con accesso dall’atrio del Collegio dei Gesuiti. Lo rende noto il Comune, spiegando che sono “in condizioni igieniche e sanitarie non idonee”. Tale situazione si è verificata dopo che, nelle scorse settimane, era stata segnalata l’ennesima serie di atti vandalici ai danni di questi servizi: ignoti avevano, infatti, divelto le porte dei due gabinetti pubblici. Con un decreto firmato ieri dal sindaco Domenico Surdi, al riguardo l’amministrazione comunale punta allora tutto sul bagno pubblico autopulente di piazza della Repubblica (nell’immagine qui in alto), disponibile a pagamento in base ad una specifica tariffa di 50 centesimi di euro (Iva compresa al 22 per cento) per singolo utilizzo. Tariffa che sarà applicata a partire dal prossimo 31 gennaio, come riportato nel decreto.

“La situazione dei locali adibiti ai servizi igienici pubblici nell’atrio dei Gesuiti – dichiara il sindaco – non è più idonea a garantirne la condizione igienico sanitaria”. Pertanto, nel centro storico rimane funzionante soltanto il moderno bagno pubblico collocato in piazza della Repubblica a pochi passi dall’ex autostazione, che è “automatizzato, autopulente e fruibile anche dai soggetti diversamente abili”, conclude, specificando che “il servizio è garantito 24 ore su 24”.

Si tratta di una tematica che, naturalmente, è sempre parecchio sentita, da parte della collettività e, in particolare, da numerosa gente anziana che frequenta le zone di maggiore aggregazione sociale all’aperto. Tra queste, la piazza Ciullo attigua all’atrio del Collegio dei Gesuiti, così come la stessa piazza della Repubblica. Purtroppo, tante volte è stato segnalato che, per mancanza o per carenza di bagni pubblici, in certe aree urbane qualcuno, non riuscendo a trattenere i propri bisogni fisiologici, usa spazi pubblici a cielo aperto per espletarli. Compiere tali azioni in luogo pubblico, aperto o esposto alla vista di altre persone, in qualche passata circostanza anche ad Alcamo, è costato multe salatissime (la sanzione prevista, infatti, può ammontare fino a 10 mila euro) a carico di chi è stato colto in flagrante dalle Forze dell’ordine.

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