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Indagine “Eirene” su mafia e politica, chiesto il rinvio a giudizio per Papania, Perricone e gli altri imputati

– Mercoledì 5 FEBBRAIO 2025 – Il pm della Direzione distrettuale antimafia di Palermo Piero Padova ha chiesto il rinvio a giudizio, con le accuse, a vario titolo, di mafia, estorsioni, traffico di droga e scambio elettorale politico-mafioso di tredici persone, tra le quali l’ex senatore Antonino Papania, l’ex vicesindaco di Alcamo Pasquale Perricone (nei due riquadri qui sopra) e il boss Giosuè Di Gregorio.

Secondo gli inquirenti, Papania, in carcere da settembre, con l’intermediazione dell’ex vicesindaco di Alcamo, si sarebbe accordato col capomafia per procurare voti ad Angelo Rocca, coordinatore provinciale del movimento politico Via, fondato dall’ex senatore, alle elezioni regionali del 2022. L’ex parlamentare in cambio avrebbe pagato Di Gregorio.

Dalla seconda metà di agosto e fino alle elezioni del 25 settembre del 2022, da parte degli inquirenti, sono stati monitorati numerosi incontri tra Di Gregorio e Perricone. Nei giorni scorsi, il Tribunale del Riesame di Palermo aveva rigettato l’istanza di scarcerazione presentata da Papania e Perricone. L’ex senatore, secondo il gip che ne dispose l’arresto, si sarebbe rivolto agli “influenti membri dell’associazione mafiosa” a “riprova della spregiudicatezza con la quale esercitava la sua influenza politica sul territorio di Alcamo e nei comuni vicini”.

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