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Ordigno bellico in una grotta di Visicari, dispiegamento di forze a Castellammare del Golfo per le operazioni di bonifica

– Giovedì 6 FEBBRAIO 2025 – Era stato rinvenuto da alcuni speleologi nel territorio del Comune di Castellammare del Golfo, in località Visicari, all’interno di una grotta situata a 235 metri sul livello del mare e ad una profondità di circa 30 metri dal piano di calpestio. Si tratta di un residuato bellico per il quale, durante la giornata di ieri, sono state effettuate, sotto il coordinamento della Prefettura di Trapani, le operazioni di bonifica essendo stato verificato che l’oggetto era infatti un ordigno: un proietto di artiglieria da 152 mm del peso di 45 chili, di produzione italiana (nelle immagini, alcuni momenti delle operazioni).

Per la bonifica, da parte del 4° Reggimento Genio Guastatori di Palermo, è stato necessario l’impiego di un elicottero dell’Aviazione dell’Esercito del 2° Reggimento “Sirio” di Lamezia Terme (Catanzaro) per il trasporto di un nucleo Saf (Speleo Alpino Fluviale) dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Trapani e di un assetto del 2° Reggimento Genio Guastatori Alpini di Trento, che hanno provveduto a calarsi all’interno della grotta.

La Prefettura di Trapani, in stretta collaborazione con l’Esercito ed il Comando provinciale dei Vigili del fuoco, ha diretto e coordinato le operazioni necessarie ad assicurare il corretto svolgimento dell’attività, a garanzia della sicurezza del personale coinvolto e dell’area circostante. Sul posto il viceprefetto aggiunto Luciano Zanta Platamone, il comandante del 4° Reggimento Genio Guastatori di Palermo, colonnello Salvatore D’Angela, il comandante provinciale dei Vigili del fuoco, ingegner Antonino Galfo, assieme al personale delle Forze dell’ordine, della Polizia municipale, della Croce Rossa militare, e i volontari della Protezione civile regionale.

Le operazioni hanno avuto inizio alle ore 8 con il trasporto in elicottero del personale dell’Esercito Italiano e del nucleo Saf dei Vigili del fuoco dalla sede dell’Ucl (Unità di comando locale) nel lungomare di Castellammare del Golfo: dalla spiaggia Playa, per andare a raggiungere il punto di ingresso della grotta, che è in una zona impervia. Il nucleo Saf dei Vigili del fuoco ha preceduto l’ingresso del personale del 2° Reggimento Genio Guastatori Alpini di Trento che ha raggiunto ed estratto l’ordigno. Le attività di trasporto in superficie e trasferimento in elicottero, con rientro del personale nell’Ucl si sono concluse alle ore 15.30.

Successivamente, l’ordigno è stato trasportato su mezzi militari con scorta tecnica in una cava per la definitiva distruzione, a cura degli Artificieri del 4° Reggimento Genio Guastatori di Palermo, avvenuta alle ore 17.20.

L’Esercito Italiano ha impiegato, per questa serie di operazioni, otto militari del 4° Reggimento Genio Guastatori di Palermo, quattro del 2° Reggimento Genio Guastatori Alpini di Trento, cinque militari e 1 elicottero del 2° Reggimento Aves “Sirio” di Lamezia Terme, oltre a due ulteriori mezzi militari. Mentre sono stati impegnati da parte del Comando provinciale dei Vigili del fuoco un’autobotte, una unità di comando locale, tre veicoli Saf, quattro unità operative di personale Saf, una unità Nbcr (Nucleare batteriologico chimico radiologico), tre unità operative e una unità di coordinamento. I militari dell’Arma dei Carabinieri e le altre forze di polizia hanno garantito una cornice di sicurezza.

La complessa attività di bonifica è stata realizzata grazie alla proficua collaborazione di tutti i comandi interessati, che hanno concorso con gli artificieri del 4° Reggimento Genio Guastatori di Palermo alle operazioni di discesa, estrazione, trasferimento e distruzione dell’ordigno, assicurando, al tempo stesso, la sicurezza di tutti gli operatori coinvolti.

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