– Martedì 11 FEBBRAIO 2025 – “Il 2024 ha confermato la crescita del settore turistico in Sicilia con oltre 21,5 milioni di presenze e un incremento del 4,2 % rispetto all’anno precedente”. A sottolineare le statistiche è stato ieri il presidente della Regione, Renato Schifani, durante la conferenza stampa (nell’immagine qui in alto) nello stand della Sicilia allestito alla Borsa internazionale del turismo (Bit) a Milano. Anche ad Alcamo, nei mesi scorsi, si è evidenziata questa positiva tendenza. “Particolarmente significativo è stato l’aumento degli stranieri – ha proseguito Schifani -, che segnano un +11,1% ben al di sopra del +3,7% registrato a livello nazionale. Ancora più rilevante il dato dei primi mesi dell’anno: tra gennaio e marzo è stato raggiunto il +22,9%. Fin dal nostro insediamento abbiamo puntato in maniera convinta sulla destagionalizzazione, anche attraverso il progetto Sicilia d’inverno“.
A confermare questi miglioramenti è anche riconoscimento ottenuto nella classifica sulla reputazione turistica delle regioni, realizzata da Demoskopika: la Sicilia sale, infatti, sul podio accanto a Toscana e Trentino – Alto Adige.
I traffici aerei
In riferimento al turismo internazionale, Schifani ha tenuto a ricordare: “Gli scali di Palermo e Catania possono contare su collegamenti diretti con New York che prima non c’erano e le offerte business messe in campo dalle compagnie permetteranno di attrarre il turismo d’élite”.
Nelle scorse settimane, tra l’altro, sono emersi gli importanti aumenti registrati nel rapporto consuntivo pubblicato da Assaeroporti, l’Associazione italiana dei gestori aeroportuali: per quanto riguarda gli aeroporti siciliani, infatti, i numeri parlano di oltre 23 milioni di passeggeri nel 2024, con un incremento del 13 per cento circa rispetto all’anno precedente. Oltre alle impennate statistiche dei maggiori aeroporti dell’Isola, “Fontanarossa” a Catania e “Falcone Borsellino” a Palermo, anche lo scalo “Vincenzo Florio” di Trapani Birgi si fa largo avendo confermato per il secondo anno di fila il superamento del milione di passeggeri.
E intanto, pochi giorni fa, l’aeroporto internazionale di Punta Raisi ha reso noto che “a gennaio 2025 il traffico passeggeri è aumentato del 5,5% (oltre 471.000) rispetto allo stesso mese del 2024” e che “i voli, invece, subiscono una piccola flessione dell’1,5%, ma cresce la media dei passeggeri per volo: 136 contro 130 di gennaio 2024”. Con 8.9 milioni passeggeri, l’aeroporto “Falcone Borsellino” di Palermo aveva archiviato il suo 2024 come l’anno migliore di sempre, con un aumento del traffico del 10% rispetto al 2023 e con un saldo positivo di ben 810 mila passeggeri e +9,36% di voli (61.204 contro 55.968 del 2023). Segnali positivi anche dal traffico internazionale, cresciuto di almeno 320 mila unità rispetto allo scorso anno: 31% sul totale passeggeri (2.730.000 viaggiatori). Come riportato dalla società Gesap che gestisce lo scalo aereo palermitano, da Palermo si è volato di più verso e da Francia con oltre 670 mila passeggeri, Germania (540 mila), Spagna (300 mila), Gran Bretagna (290 mila), Svizzera (180 mila), Polonia (145 mila), Belgio (105 mila), Austria (103 mila), Turchia (55 mila). Le città francesi più gettonate sono state Parigi, che assorbe almeno il 50% del traffico francese, Marsiglia, Lione e Nantes. In Germania: Monaco, Memmingen, Colonia, Berlino, Norimberga, Francoforte. In Spagna: Barcellona, Madrid e Valencia. Il nuovo Palermo-New York, da giugno a settembre, ha visto transitare oltre 18 mila passeggeri. In tema di voli nazionali, la rotta con più traffico è Roma Fiumicino con oltre un milione 630 mila passeggeri. L’area milanese supera un milione 730 mila passeggeri (725 mila Malpensa, 570 mila Linate, 440 mila Bergamo). Seguono Napoli (365 mila), Bologna (330 mila), Verona (308 mila), Pisa (30 mila), Torino (265 mila), Venezia (255 mila). Per l’estate 2025 sono annunciati ulteriori collegamenti internazionali, grazie a diverse partnership con importanti compagnie aeree, che hanno già messo in vendita diversi voli.
Le iniziative della Regione
Con l’assessore al Turismo Elvira Amata, il governatore ha presentato non soltanto i dati sulle presenze turistiche del 2024, ma anche le iniziative per promuovere l’Isola come meta turistica tutto l’anno. “Anche il turismo esperienziale e sostenibile – ha proseguito Schifani – rappresenta un pilastro della nostra visione, con investimenti per valorizzare borghi, percorsi naturalistici e strutture ricettive in un’ottica green e inclusiva. Stiamo lavorando anche alla delocalizzazione dell’offerta, affinché i benefici del turismo si estendano a tutto il territorio, comprese aree meno conosciute ma di straordinario valore. Con l’obiettivo di sostenere questa crescita – ha aggiunto -, la Regione ha stanziato 135 milioni di euro per il miglioramento degli standard ricettivi, la ristrutturazione delle strutture alberghiere e la realizzazione di nuove realtà turistiche, sempre nel rispetto dell’ambiente e della sostenibilità. Abbiamo inoltre predisposto un disegno di legge di riordino delle strutture ricettive, che consentirà di regolamentare e modernizzare il settore, rendendolo ancora più competitivo”.
Nell’ottica di implementare ulteriormente i flussi turistici destinando all’utenza una più ampia gamma di tipologie di strutture, è in fase di approvazione da parte del Parlamento regionale un disegno di legge di riordino della disciplina delle strutture turistico-ricettive in Sicilia, con il principale obiettivo di regolamentare in modo funzionale l’intero settore ricettivo, facendo, tra l’altro, emergere il sommerso che fino ad oggi non ha consentito di registrare l’andamento dei flussi turistici nella sua piena ed effettiva consistenza.
L’assessore Amata ha aperto il suo intervento comunicando con orgoglio che la Sicilia ha ricevuto a Roma, lo scorso 10 dicembre, l’Oscar del Turismo Mhr Awards, ideato da “Mhr”, network del settore hospitality e travel, quale migliore destinazione d’Italia”. Il 2024, come emerge dalle statistiche, è stato un anno in cui il comparto turistico della Regione ha continuato a risentire degli effetti positivi registrati già nel 2023, quando il numero complessivo di presenze registrate sull’Isola aveva superato il dato pre-pandemico del 2019.
Quasi un turista su quattro sceglie gli affitti brevi
Con oltre 21 milioni 527 mila presenze registrate nel complesso delle strutture ricettive, il 2024 ha fatto registrare un incremento del 4,2% rispetto al 2023, quando le presenze rilevate ammontavano a 20.654.324. È il comparto extra-alberghiero a trainare la crescita in tal senso: con il rapido diffondersi, su tutto il territorio regionale, di nuove forme di ricettività, fortemente concorrenziali rispetto a quelle tradizionali, rappresentate dalle locazioni di immobili a fini turistici (affitti brevi) che assorbono il 22,6% delle presenze complessive. Guardando ai dati in termini di nazionalità dei clienti, gli stranieri rappresentano la quota prevalente di presenze (54,9%) sia nel complesso, che nei due macroaggregati (alberghiero ed extralberghiero).
Un altro aspetto interessante che emerge dall’analisi dei dati più recenti, è quello che risponde a uno degli obiettivi generali della programmazione regionale, ossia l’allungamento della stagione turistica e la diversificazione dell’offerta. In tal senso, i primi dati provvisori del 2024 rilevano un flusso turistico non più concentrato esclusivamente nei mesi tipicamente estivi, come in passato, ma meglio distribuito nel corso dell’anno e caratterizzato da decisivi incrementi percentuali, specialmente nei mesi di bassa stagione e, soprattutto, per la componente straniera. Un esempio su tutti: il dato delle presenze straniere registrate tra gennaio e marzo 2024, che si attesta al 22,9% in più rispetto all’omologo periodo del 2023. Il mercato straniero continua a caratterizzarsi per una forte presenza francese e tedesca, ma nel periodo post-pandemico si assiste a una decisa avanzata degli altri mercati: britannico, americano e polacco.