– ALCAMO, mercoledì 19 FEBBRAIO 2025 – La Cgil-Fp ha proclamato oggi lo stato di agitazione della Polizia municipale di Alcamo, all’esito dell’assemblea sindacale indetta dal sindacato stesso e svoltasi in mattinata nella sala conferenze del Collegio dei Gesuiti. Assemblea dalla quale, infatti, è emersa la sempre più grave carenza di organico, assieme ad una serie di altre problematiche che riguardano il Corpo dei vigili urbani alcamese. Erano presenti all’incontro Caterina Tusa, segretaria provinciale del sindacato, e Ignazio Calvaruso nel ruolo di segretario aziendale della Cgil-Fp del Comune di Alcamo, il quale ha manifestato “molte e gravi criticità e carenze nella situazione dei lavoratori della Polizia municipale”.
Il sindacato riferisce che l’assemblea si è svolta “a fronte della mancata convocazione, da parte del Comune, a seguito di due pregresse richieste di incontro avanzate all’amministrazione”. Con conseguente decisione, da parte del personale mobilitatosi, a votare all’unanimità la proclamazione dello stato di agitazione e “dando mandato – si legge inoltre nel comunicato sindacale – alla segreteria generale della Cgil-Fp di Trapani di richiedere l’avvio del tavolo di raffreddamento in Prefettura, per scongiurare l’ulteriore inasprimento dei rapporti tra le parti”.
I componenti del Corpo di Polizia municipale che hanno presenziato all’odierno incontro erano in tutto 22, su un totale di 40 tuttora in servizio, dei quali 4 a tempo pieno e 18 a tempo parziale. La maggior parte dell’organico è composta da oltre una ventina di ispettori e agenti, ai quali si aggiunge una decina di ausiliari del traffico, oltre naturalmente agli ufficiali e agli ispettori coordinatori.
I punti su cui è stata posta l’attenzione nel corso dell’assemblea sono molteplici. Intanto, “la pesante carenza organica – spiega Ignazio Calvaruso – del personale impiegato in servizi operativi esterni, da cui deriva la pressante e prioritaria necessità di estendere, già nel 2025, a full-time i contratti di lavoro part-time in essere”. Inoltre: “Le criticità e la sovraesposizione al rischio degli addetti connessi ai servizi notturni – prosegue -, in assenza di una seria programmazione, per cui abbiamo richiesto l’apertura di un tavolo di confronto all’amministrazione comunale”.
Il sindacato chiede, tra l’altro, di “incrementare e dare continuità a percorsi di formazione specialistica e addestramento professionale”, mentre fa presente anche “il mancato riconoscimento delle professionalità e delle mansioni attraverso l’istituto, mai attivato, delle progressioni verticali in deroga per il personale interno”. E ancora, tra le richieste che la Cgil-Fp ha formulato a seguito dell’assemblea figurano: “La rivisitazione della disciplina riguardante l’erogazione dell’indennità di servizio esterno, con l’abbassamento dal 75 al 50% della prestazione della continuità giornaliera del servizio, allineandosi in tal modo a quanto previsto dagli altri Comuni di maggiori dimensioni della provincia di Trapani”. Infine, “il rispetto dei tempi dei pagamenti dell’indennità del salario accessorio e, in particolare, dell’indennità di turno e reperibilità”, così come “il potenziamento del parco auto di servizio, attualmente ridotto all’osso, con difficoltà operative nell’espletamento dei servizi operativi esterni”.
Andando ad analizzare più in particolare la situazione di cui si è dibattuto oggi in quest’assemblea, è interessante citare che le suddette problematiche sono “connesse anche all’età avanzata – afferma Ignazio Calvaruso -, in quanto il 50% delle unità in servizio ha già superato i 60 anni ed oltre il 40% è nella fascia anagrafica compresa tra i 56 e i 59 anni”.
Alcamo, la Cgil-Fp proclama lo stato di agitazione della Polizia municipale: “Molte criticità e carenze”
