– ALCAMO, sabato 22 FEBBRAIO 2025 – Prosegue l’attività delle Forze dell’ordine in Sicilia e in Campania, per arginare il fenomeno criminale delle truffe agli anziani, che in questi anni, partendo infatti da Napoli e dintorni, si è allargato a macchia d’olio, in particolare ingannando le vittime con i metodi del “falso incidente”, del “finto avvocato” e del “finto carabiniere”. Dopo i due precedenti e più recenti casi a Castellammare del Golfo e ad Erice, nell’ambito del contrasto di una lunga serie di questi tipi di reati perpetrati ad Alcamo, a Trapani e in altre località della provincia, due nuovi arresti sono stati eseguiti nei giorni scorsi ad opera dei poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Alcamo (nell’immagine qui in alto). Le due misure cautelari sono state disposte, infatti, nei confronti di due pregiudicati casertani (uno dei quali già in carcere per scontare una pena per rapina), responsabili di una truffa commessa ai danni di un’anziana donna alcamese di 87 anni nell’estate del 2023, usando il metodo del “finto carabiniere”.
Secondo quanto emerso dalle indagini, i due malviventi avevano contattato telefonicamente la vittima, facendole credere che il figlio fosse stato arrestato dalle Forze dell’ordine per aver causato un grave incidente stradale. I truffatori si erano quindi inventati l’ormai collaudata storia per ingannare l’ignara donna, dicendole che, per evitare l’arresto del figlio, avrebbe dovuto consegnare immediatamente nelle loro mani un’ingente somma di denaro. Ed ecco quindi presentarsi alla porta dell’anziana signora, pochi minuti dopo, uno dei truffatori spacciandosi per un fantomatico avvocato e facendosi così consegnare la somma complessiva di 21 mila euro in contanti, per poi dileguarsi.
Le indagini, sviluppatesi con l’analisi di numerose immagini registrate da sistemi di videosorveglianza, hanno consentito di individuare dapprima il veicolo e, di seguito, uno dei due truffatori le cui caratteristiche somatiche, inserite in banca dati, hanno permesso di risalire ad un gruppo ristretto di soggetti dediti ad analoghe truffe, tutti originari della Campania. Quindi, le informazioni acquisite hanno portato gli inquirenti ad identificare i presunti responsabili, i due pregiudicati casertani appunto, uno dei quali, come già accennato, detenuto in carcere per scontare una condanna per rapina.
Gli arresti, effettuati con la collaborazione dei poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), rappresentano un importante passo nell’ambito del contrasto di questo fenomeno criminale che colpisce le persone più vulnerabili. Le indagini proseguono per accertare eventuali altri episodi ed individuare possibili complici.
La Polizia di Stato invita i cittadini, soprattutto gli anziani, a diffidare di richieste di denaro legate a presunte emergenze familiari e a segnalare immediatamente episodi sospetti alle Forze dell’ordine.