– Martedì 8 APRILE 2025 – Ha fatto registrare oltre un centinaio di partecipanti, tutti a cavallo e provenienti da ogni parte della Sicilia, la settima edizione del Raduno equestre regionale di Castellammare del Golfo, organizzato dalla locale associazione “I Trekker del Golfo” in collaborazione con Fitetrec-Ante. L’evento, svoltosi domenica e intitolato “Una cavalcata per un respiro”, si è sviluppato percorrendo complessivamente 43 chilometri tra i suggestivi sentieri del Monte Inici. La manifestazione, che unisce la passione per l’equitazione alla solidarietà, ha permesso di raccogliere una somma significativa interamente devoluta alla Fondazione per la ricerca sulla fibrosi cistica.

“Abbiamo scelto i più bei sentieri strategici di Monte Inici, per far visitare il nostro territorio agli ospiti arrivati da tutta la Sicilia – dichiara Gianni La Piana, presidente dell’associazione “I Trekker del Golfo”, fornendo queste immagini dell’evento -. Sono venute persone da Sciacca, Agrigento, Messina e Catania. Il percorso scelto, con sentieri mulattieri molto panoramici, ha permesso di immergerci nella fitta macchia mediterranea”.


Come fa sapere l’associazione castellammarese, i partecipanti hanno potuto godere di un’esperienza unica iniziata all’alba con una colazione nelle scuderie, proseguita con l’ascesa al Monte Inici e una sosta in una tradizionale masseria siciliana, per concludersi con una suggestiva cavalcata in spiaggia al tramonto.






Il presidente La Piana aggiunge: “La nostra associazione si occupa di promuovere l’equitazione, ma anche il territorio attraverso l’equiturismo. Siamo uno dei pochi centri in Sicilia ad ospitare, tutto l’anno, centinaia di persone da tutto il mondo per scoprire i nostri magnifici luoghi“. Quest’anno l’iniziativa ha assunto un significato ancora più profondo: “Abbiamo deciso di coinvolgere la Fondazione per la ricerca sulla fibrosi cistica e alla raccolta di donazioni”, spiega.
Emiliano Lo Monaco, responsabile della delegazione di Palermo e Trapani della Fondazione per la ricerca sulla fibrosi cistica, evidenzia: “La Fondazione, da oltre vent’anni, ha investito circa 40 milioni in ricerca attraverso bandi pubblici e progetti finanziati annualmente. Ad oggi non esiste ancora una cura definitiva per la fibrosi cistica, ma da qualche anno esistono dei farmaci modulatori che agiscono sul difetto di base, migliorando la qualità di vita dei pazienti. Purtroppo, circa il 30% dei malati non può beneficiare di questi farmaci, e la nostra Fondazione è orientata a trovare cure anche per loro”.