– Mercoledì 16 APRILE 2025 – I sindacati pronti a manifestare. Le accuse, rivolte da più parti, alla direzione dell’Asp che, intanto, cerca di difendersi e di far valere le proprie ragioni. Non è certamente un clima di distensione, quello che si vive attualmente a Trapani, in particolare, e di riflesso anche sulle altre realtà sanitarie pubbliche, compresa quindi anche quella di Alcamo, che fanno capo all’Asp trapanese. Il cui direttore generale Danilo Palazzolo (nell’immagine qui in alto), entrato infatti dallo scorso 31 marzo in sostituzione di Ferdinando Croce a seguito della bufera scatenatasi per il noto caso dei gravi ritardi dei referti, dichiara: “La comunità aziendale che io rappresento, l’insieme di oltre 4.300 lavoratrici e lavoratori dei diversi ruoli e qualifiche, non può essere oggetto, come stiamo riscontrando in questi giorni, di continuo ed immotivato attacco ed assedio da parte di qualsiasi soggetto esterno, portatore di interessi non coincidenti con le finalità assistenziali dell’azienda, per mere finalità di propaganda”.
“Ben vengano quindi – prosegue Palazzolo – da parte di chiunque le critiche, le osservazioni, le sollecitazioni e le segnalazioni in ordine a ogni attività aziendale diretta alle persone assistite, se tutto ciò aiuta a crescere e a correggere discrasie ed errori. Ma il diritto di critica – tiene a puntualizzare – deve essere esercitato in maniera costruttiva e partecipativa ai procedimenti erogativi e non tradursi in mero attacco strumentale, e pertanto non risolutivo delle evidenze rilevate”.
Palazzolo invita a fare una riflessione, evidenziando infatti: “L’Asp di Trapani è una comunità forte e organizzata di uomini e donne, costituita per legge, dalla quale nessuno può prescindere in questo territorio, dedita esclusivamente alla cura della malattia, della sofferenza, del dolore e alla prevenzione delle stesse condizioni. Allo stesso modo, questa comunità aziendale non può essa stessa prescindere e fare a meno della relazione necessaria con le persone assistite, soggetti esclusivi della propria attività. Questa relazione, quindi, questo rapporto fiduciario di cura, di assistenza e del prendere attivamente e con umanità in carico, non può essere provocatoriamente scalfito o incrinato da alcuno – sono ancora le parole di Palazzolo -, soprattutto se per interessi particolari. I procedimenti sanitari ed assistenziali in Italia sono disciplinati da norme, regole e tempi, il cui rispetto non significa bieca obbedienza a inutili cavilli burocratici, ma piuttosto costituisce imprescindibile garanzia per tutti di parità di accesso alle cure, rispetto della concorrenza tra gli operatori, sostenibilità economica e di bilancio”.
Pertanto, l’attuale direttore generale dell’Asp sostiene: “Dopo la triste vicenda dei ritardi nella refertazione istologica, deve essere piuttosto favorito ed agevolato il recupero della fiducia tra assistito e operatore sanitario e per questo recupero, tutti insieme, dobbiamo lavorare ed impegnarci. Noi stiamo facendo la nostra parte – conclude – sia per accertare le eventuali responsabilità pregresse, sia per migliorare la trasparenza e la comunicazione per gli utenti in attesa di diagnosi e per una migliore gestione dei processi diagnostici”.
Cgil, Cisl e Uil Trapani, intanto, hanno annunciato che, domani a partire dalle 9.30, saranno in sit-in davanti la sede dell’Asp di Trapani in via Mazzini “per protestare – spiegano – contro la gestione del caso dei ritardi nella processazione degli esami istologici e per ribadire alla direzione dell’Azienda sanitaria la necessità della convocazione urgente del tavolo sulla salute costituito nel 2021”.
“Nelle ultime settimane – riporta il comunicato diffuso dai segretari generali Liria Canzoneri, Federica Badami e Tommaso Macaddino – abbiamo più volte scritto all’Asp per chiedere un incontro, ma non abbiamo ricevuto nessuna risposta. Nel 2021 l’Asp ha costituito con i sindacati un tavolo permanente di confronto sulla sanità, che però ha convocato una sola volta. Con la manifestazione di giovedì prossimo non vogliamo solo rappresentare lo stato di malessere che in molti vivono in questa provincia relativamente all’episodio dei gravissimi ritardi nella refertazione degli esami istologici e delle conseguenze tragiche in alcuni casi, ma vogliamo soprattutto porre quelle che, secondo noi, sono le priorità per una sanità migliore. Questa provincia merita un sistema sanitario efficiente, in grado di rispondere alle reali esigenze delle persone”.
I tre sindacalisti fanno sapere inoltre: “Per l’occasione, abbiamo preparato un documento con le nostre rivendicazioni e priorità da consegnare alla prefetta di Trapani Daniela Lupo”, finalizzato a sollecitare i governi regionale e nazionale, con l’obiettivo anche di costituire un tavolo di confronto e di crisi sul tema sanitario. “Difendere il diritto alla salute – concludono Canzoneri, Badami e Macaddino – significa tutelare la vita, la dignità e il lavoro di chi ogni giorno opera nella sanità pubblica. Per Cgil, Cisl e Uil questo non è un semplice slogan ma una responsabilità concreta. Rivendicare più risorse per la sanità è per noi una battaglia di civiltà”.
E, a proposito del sit-in annunciato da Cgil, Cisl e Uil, la Direzione strategica aziendale dell’Asp precisa che “la convocazione, richiesta dai sindacati con nota pervenuta lo scorso 4 aprile, era già in programma in una data successiva alle festività pasquali, visti gli adempimenti dovuti all’insediamento del sostituto del direttore generale dell’Asp, Danilo Palazzolo”, e che “lo stesso, comunque, si mostra disponibile a incontrare i tre segretari confederali già giovedì”, cioè domani. Da parte della Direzione strategica aziendale dell’Asp, infine, viene ribadito che “i ritardi nella refertazione degli esami istologici sono già superati, come più volte sottolineato, e che la processazione è tornata regolare, secondo i tempi previsti dalla normativa”.