– ALCAMO, lunedì 28 APRILE 2025 – Si era quasi il perso il conto, dei raid vandalici perpetrati nei mesi scorsi all’interno della Pia Opera Pastore di Alcamo. Almeno cinque sono stati quelli riportati nelle cronache tra novembre del 2024 e gennaio di quest’anno. Non è bastato attivare l’impianto di illuminazione al servizio della facciata principale dell’ottocentesco immobile, per prevenire l’ennesimo e, stavolta, il più grave di tutti gli atti teppistici con cui ignoti hanno violato in modi raccapriccianti, infatti, la bellissima cappella situata al pian terreno dell’edificio.
Una serie di gesti sacrileghi, quelli di cui i balordi si sono resi responsabili, probabilmente nella nottata tra sabato e ieri, tagliando due tele, opere d’arte del 1890 del palermitano Giuseppe Di Giovanni, una raffigurante San Francesco di Sales e l’altra San Vincenzo de’ Paoli, a destra e a sinistra della cappella. Sono state gettate per terra e dipinte di azzurro. Quella che invece sorge sull’altare centrale, una grande tela dell’Immacolata del 1866 di Natale Carta da Messina, è rimasta al suo posto ma è stata, anch’essa danneggiata dalla vernice. Altri elementi all’interno del locale sacro sono stati messi a soqquadro: i banchi utilizzati per la seduta dei fedeli, armadi e cassetti aperti in sagrestia, paramenti sacerdotali gettati per terra e distrutti. Spezzate alcune stazioni in marmo della Via Crucis e scaraventati per terra altri quadri. Un piccolo crocifisso è stato staccato e posto su un tavolino all’ingresso della cappella.
Polizia e Carabinieri indagano. AlcaMondoBlog, già in precedenti circostanze, ha documentato attentamente e con tempestività gli effetti delle ripetute azioni teppistiche ai danni della Pia Opera Pastore, mettendo in evidenza anche la colpevole carenza, se non mancanza, di impianti di videosorveglianza nella zona. Gli articoli e i servizi di AlcaMondoBlog hanno suscitato, al riguardo, un circoscritto sdegno e qualche commento di riprovazione da parte di un’opinione pubblica che, con generale menefreghismo, si dimostra poco intenzionata a far valere i propri diritti di vivere in un territorio più sicuro e civile.
L’Ipab “Opere Pie Pastore e San Pietro”, proprietaria dell’immobile, ha le sue difficoltà economiche e non è ancora riuscita a installare un sistema di videosorveglianza attorno allo storico palazzo. Il Comune di Alcamo, che in questi anni ha goduto di finanziamenti per potenziare gli occhi elettronici nel territorio, incomprensibilmente ancora non dota la zona di Porta Trapani, in cui si trova la Pia Opera, né di un’illluminazione artificiale adeguata, né di una videosorveglianza appunto che, in uno degli snodi viari più trafficati della città, deve essere attiva ventiquattr’ore su ventiquattro, almeno per dare un segnale di deterrenza in tema di prevenzione dei fenomeni di criminalità. Sono avvenuti anche furti e tentativi di furti, in abitazioni di questo quartiere. Secondo indiscrezioni, stavolta i delinquenti avrebbero fatto ingresso da una porta laterale dell’istituto, che si affaccia in via Pia Opera Pastore.
Il servizio video
Le immagini che vediamo, per quanto riguarda gli effetti dell’incursione all’interno della cappella, sono fornite dall’emittente Alpa1 che è stata autorizzata per pubblicarle.