– ALCAMO, martedì 29 APRILE 2025 – Si avviano contatti con l’Accademia di Belle Arti di Palermo, nel tentativo di recuperare le opere danneggiate, a seguito della recente violenta, sacrilega incursione nella cappella della Pia Opera Pastore. Ad affermarlo è Francesco Melia, storico dell’arte e docente alcamese, presente questa mattina durante un sopralluogo nel luogo di culto dell’ottocentesca Pia Opera, devastato nello scorso fine settimana da ignoti teppisti. Con lui, alcuni addetti dell’Ipab “Opere Pie Pastore e San Pietro”, proprietaria dell’immobile, e con i quali Melia si è trovato a dovere raccogliere i frantumi, i resti di ciò che è stato distrutto da ignoti criminali all’interno della cappella.



L’Accademia di Belle Arti palermitana è presieduta da Leonardo Di Franco, anche lui di Alcamo e, tra l’altro, di recente eletto a capo della conferenza dei presidenti delle Accademie statali di Belle Arti. La recente violenta, sacrilega incursione è la più grave dopo le altre cinque già avvenute nella Pia Opera Pastore tra novembre del 2024 e gennaio di quest’anno.
Il sindaco Domenico Surdi, mediante un comunicato, oggi ha espresso “la condanna più dura contro episodi come questi che, non solo distruggono beni ed immobili, ma offendono tutta la comunità”. Più volte, il Comune era stato sollecitato anche dall’Ipab, ma invano, per potenziare i servizi di videosorveglianza, illuminazione e una maggior tutela della zona della Pia Opera Pastore.
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