– Lunedì 13 GENNAIO 2025 – La tendenza statistica al riguardo, già molto indicativa da mesi, è stata confermata dai dati definitivi. Nell’anno appena trascorso, infatti, l’attività della Rete trapiantologica italiana ha fatto registrare i numeri più alti mai realizzati, sia per gli organi che per le cellule staminali emopoietiche. I dati sono stati presentati oggi dal ministro della Salute Orazio Schillaci e dal direttore del Centro nazionale trapianti Giuseppe Feltrin. All’evento è intervenuto anche il presidente dell’Istituto superiore di sanità Rocco Bellantone.
Il report ufficiale diffuso dal Ministero della Salute ci fornisce un quadro molto dettagliato: in generale, si nota un aumento esponenziale delle donazioni a cuore fermo e cresce anche la quantità di trapianti di midollo osseo. Più complessa è l’analisi che riguarda i tassi di opposizione al prelievo di organi. “Nelle rianimazioni – osserva il Centro nazionale trapianti – la percentuale di chi ha rifiutato la donazione nel 2024 è scesa a 29,3% (in lieve calo rispetto al 30,3% del 2023), ma è aumentato il numero di persone che all’atto del rilascio della carta d’identità elettronica ha scelto di registrare un “no” a un’eventuale donazione dopo la morte. Nel 2024 – prosegue – le dichiarazioni di volontà raccolte nelle anagrafi comunali sono state oltre 3,7 milioni: nel 36,3% dei casi i cittadini hanno optato per l’opposizione al prelievo degli organi, mentre nel restante 63,7% hanno dato il consenso (nel 2023 i “sì” erano stati invece il 68,5%). In questo momento nel Sistema informativo trapianti sono presenti 21,4 milioni di dichiarazioni di volontà: 15 milioni di consensi e 6,4 milioni di opposizioni”.
Per rafforzare la cultura della donazione, nel 2025 il Ministero della Salute e il Centro nazionale trapianti annunciano di mettere in campo “una serie di azioni a sostegno della campagna nazionale di sensibilizzazione: tra le più significative, un’indagine conoscitiva sulle motivazioni che portano i cittadini alla scelta di diventare o meno donatori di organi e alcune iniziative di comunicazione mirate ai più giovani (che, secondo i dati, insieme agli over 60 manifestano una minore propensione alla donazione)”.
“Nel 2024 in Sicilia – tiene a rimarcare il presidente della Regione, Renato Schifani – si è registrato il 40 per cento di trapianti in più rispetto all’anno precedente: si tratta di uno degli aumenti più significativi tra le regioni italiane. I dati diffusi dal Ministero della Salute testimoniano, dunque, che si sta colmando il divario tra Nord e Sud. Un risultato del quale dobbiamo essere tutti orgogliosi – commenta Schifani – perché ottenuto grazie a un lavoro di squadra che mette insieme l’efficienza del sistema sanitario regionale e la generosità di tanti siciliani. Aumenta, infatti, anche il tasso di donazione, che ha segnato nel 2024 una crescita del 37 per cento, con 21,2 donatori ogni milione di abitanti. Allo stesso tempo le opposizioni sono diminuite del 10,2 per cento”. E conclude: “Questi traguardi sono stati raggiunti grazie alle iniziative messe in campo dall’assessorato della Salute: favorire la cultura della donazione resta un obiettivo del mio governo e anche su questo fronte continueremo a lavorare”.