– Giovedì 16 GENNAIO 2025 – La gravissima crisi idrica del 2024 in tutta la Sicilia è andata a coincidere, peraltro, con una netta diminuzione degli incendi nel territorio, dopo che nel 2023 l’intera Isola era stata sotto continuo attacco del fuoco. I roghi che stanno mettendo in ginocchio la California, come apprendiamo in questi giorni dalle notizie provenienti da Los Angeles, confermano, ancora una volta, che siamo comunque di fronte ad un’emergenza mondiale che deve essere fronteggiata per salvaguardare il patrimonio naturale, le aree abitate e, in generale, l’incolumità degli esseri viventi.
Martedì 14 gennaio nella Prefettura di Trapani si è tenuto un incontro istituzionale per analizzare la situazione nel territorio provinciale e, quindi, anche ad Alcamo, alla luce dei dati registrati nell’anno appena trascorso, in riferimento al fenomeno degli incendi boschivi, di vegetazione e d’interfaccia. Alla riunione, presieduta da Daniela Lupo, hanno partecipato il dirigente generale del Corpo forestale della Regione siciliana Giuseppe Battaglia, il Procuratore della Repubblica del Tribunale di Trapani, Gabriele Paci, il sostituto procuratore della Repubblica del Tribunale di Marsala, Maria Milia, il comandante provinciale dei Vigili del fuoco, ingegner Antonino Galfo, il dirigente dell’Ispettorato ripartimentale delle foreste, Francesco Trapani, il dirigente del Dipartimento regionale della Protezione civile, Antonio Parrinello e i rappresentanti delle amministrazioni comunali e delle Forze dell’ordine e dell’82° Centro Sar. Sono intervenuti con collegamento da remoto l’assessore regionale del Territorio ed Ambiente, Giusi Savarino, e il segretario generale della Presidenza della Regione siciliana, Margherita Rizza, su delega del presidente Renato Schifani.
Il prefetto, nell’introdurre gli interventi, ha evidenziato l’efficacia dell’attività di previsione, prevenzione e contrasto svolta da tutti gli enti coinvolti nella campagna antincendi 2024 (15 maggio – 31 ottobre). “Grazie alla sinergia delle autorità competenti – riporta la Prefettura -, all’implementazione dei sistemi di videosorveglianza, all’attività di vigilanza e controllo del territorio e alla tempestiva circolarità delle informazioni, si è registrata una diminuzione del numero degli incendi e della loro estensione rispetto all’anno precedente. Tuttavia – è stato osservato -, a fronte di una riduzione in termini numerici degli incendi, è stata registrata una dilatazione del lasso temporale interessato dal fenomeno: il primo incendio di ampie dimensioni si è verificato già ai primi di marzo del 2024 a Castellammare del Golfo ed ha interessato una superficie di 100 ettari di macchia mediterranea”. Si tratta del rogo che si è sviluppato, infatti, tra il 9 e il 10 marzo su ampi versanti del Monte Inici. Mentre, in tutto l’arco del 2024, il Monte Bonifato è stato risparmiato dal fuoco (al riguardo, il gruppo di attivisti “Muschio ribelle”, che ha occupato la Funtanazza nella Riserva naturale Bosco d’Alcamo tra fine luglio e i primi di ottobre per poi sgomberare su disposizione delle autorità, ha rivendicato propri meriti sostenendo l’importanza della propria attività volontaria di sorveglianza e, quindi, di prevenzione degli incendi nella montagna alcamese).
Nell’immagine qui in alto, Vigili del fuoco impegnati nello spegnimento delle fiamme divampate nella notte del 10 marzo sul Monte Inici. Nelle foto seguenti, la riunione tenutasi in Prefettura.
Il comandante provinciale dei Vigili del fuoco ha esposto i dati della mappatura, realizzata in collaborazione con l’Ispettorato ripartimentale, sulle attività svolte durante lo scorso anno, divisi per ciascun Comune della provincia, evidenziando che il 60% degli incendi si verifica nel periodo della campagna antincendi. I numeri parlano di “2.400 interventi effettuati dai Vigili del fuoco in provincia, per incendi dolosi o colposi”. Viene anche sottolineato che “l’istituzione di quattro nuovi presidi stagionali dei Vigili del fuoco ha consentito la riduzione dei tempi di intervento, contribuendo al successo della campagna antincendi, come anche l’intensificazione del pattugliamento nelle giornate critiche”.
È stata ribadita, inoltre, “l’importanza dei piani di Protezione civile, che devono contemplare anche le ipotesi di grave emergenza, la scarsità delle risorse disponibili e le strutture più sensibili”.
Il dirigente generale del Corpo forestale ha sottolineato, da parte propria, “il costante impegno nell’attività di contrasto agli incendi, rappresentando la necessità di provvedere ad un costante monitoraggio del territorio ed alla manutenzione dei fondi agricoli per evitare l’accumulo di materiale combustibile che alimenti incendi difficilmente controllabili, in particolare nelle giornate caratterizzate da forte vento”.
L’assessore regionale, nel porre l’accento sull’incisività della sinergia istituzionale di tutti i soggetti competenti per un’azione unitaria, ha tenuto ad anticipare gli sforzi che la Regione sta facendo “per aumentare ulteriormente le ore dei forestali e per avviare un nuovo concorso che porterà all’assunzione di nuove unità e con addestramento effettuato dall’Arma dei Carabinieri, al fine di tutelare la biodiversità contro le minacce della criminalità”.
Come riporta inoltre il comunicato della Prefettura, “i rappresentanti delle Procure di Trapani e Marsala hanno apprezzato l’efficacia del coordinamento e della sinergia istituzionale, evidenziando l’incremento dei procedimenti iscritti con individuazione e definizione delle responsabilità, grazie all’attività delle Forze dell’ordine e alla prontezza di intervento”.
Il prefetto, in conclusione, ha sottolineato “l’importanza degli strumenti amministrativi e, in particolare, dell’aggiornamento delle aree percorse dal fuoco, auspicando sempre la massima collaborazione tra tutte le componenti del sistema di Protezione civile, a tutela del patrimonio naturalistico del territorio e della pubblica incolumità”.