– Martedì 11 FEBBRAIO 2025 – Nell’odierna Giornata del malato e della festa in onore della Madonna di Lourdes, il vescovo di Trapani, Pietro Maria Fragnelli, annuncia una serie di attività che la Diocesi intende avviare per aiutare a conoscere e far conoscere il piccolo “guerriero della luce”, Manuel Foderà (nelle immagini, qui in alto e seguenti) di Calatafimi Segesta, del quale si aprirà, nell’anno del Giubileo, la fase diocesana per il processo di beatificazione. L’iniziativa è della pastorale giovanile e vocazionale della Diocesi, che ha programmato, assieme ad alcuni oratori giovanili, incontri e celebrazioni.
Manuel Foderà, morto all’età di nove anni il 20 luglio 2010 dopo una lunga sofferenza vissuta con una potenza di spirito considerata non comune, era stato colpito infatti a soli quattro anni da uno dei tumori più spietati, che ha fatto della sua vita una “missione di luce” per “sciogliere i cuori più induriti”, vivendola sempre al cento per cento da “guerriero della luce”, come lui si definiva, grazie ad un rapporto fortissimo con il suo “amico speciale”: Gesù. Manuel è diventato un maestro di preghiera e di vita, per tantissime persone in Italia e anche oltre.
“Nato a Calatafimi il 21 giugno 2001 – aveva già detto di Manuel il vescovo Fragnelli in apertura del Giubileo in Diocesi -, egli ha concluso il suo pellegrinaggio terreno a poco più di nove anni. Le norme canoniche stabiliscono che per iniziare una causa di beatificazione passino almeno cinque anni dalla morte. Inoltre è necessario che sia chiara tra la gente la convinzione della sua santità, la fama di santità, e che sia ritenuta efficace – aveva proseguito monsignor Fragnelli – la sua intercessione presso il Signore. Oltre i nostri confini territoriali, anche a molti religiosi e laici risulta che Manuel, il piccolo guerriero della luce, ha combattuto il tumore per circa cinque dei suoi nove anni seminando in ogni contesto una visione di fede e di speranza: mi riferisco all’ospedale, in particolare sin dal 2005, e poi nella vasta cerchia di amici e conoscenti. Nell’anno giubilare – aveva quindi concluso il vescovo -, la nostra comunità diocesana, pertanto, sarà incoraggiata a riscoprire la bellezza del battesimo che ci chiama tutti alla santità”.
Nel 2022 si è anche costituita “Missione Luce Manuel”, associazione privata di fedeli riconosciuta dal vescovo di Trapani, formata da un gruppo di laici che desiderano tenere viva la memoria e la spiritualità del piccolo “guerriero della luce”. L’associazione è presieduta da Pietro Vivona con assistente spirituale don Alberto Genovese, vicario generale della Diocesi.

“Siamo contenti di far conoscere il nostro Manuel Foderà, un albero dai tanti frutti che ha un messaggio importante per coloro che vivono l’esperienza della fragilità e della malattia – afferma oggi il vescovo -. A fronte di una salute fisica cagionevole, Manuel ha sviluppato una grande salute spirituale che ha contagiato ai compagni di ospedale e a quanti lo hanno conosciuto. Manuel è anche un grande missionario di amicizia che ha fatto della stanza di ospedale un oratorio creativo, luogo di relazioni vere e piene, dove sprigionare speranza e vita per tutti”.
Il primo appuntamento si terrà giovedì 20 febbraio alle ore 17 in un luogo significativo: la cappella dell’ospedale “Sant’Antonio Abate” di Trapani con la partecipazione dei ragazzi dell’oratorio della parrocchia San Michele arcangelo, il reparto di pediatria, l’associazione “Manuel Missione Luce” di Calatafimi. Nella stessa data, si prevede anche la presentazione di un concorso per tutti gli oratori.
Nei prossimi mesi, saranno protagonisti, infatti, alcuni oratori della Diocesi che, una volta al mese, si passeranno il testimone celebrando insieme. Gli oratori coinvolti sono Sacro Cuore, Salesiani e Santissimo Salvatore a Trapani, San Giuseppe a Castellammare del Golfo, chiesa Madre e Salesiani ad Alcamo.
