Da Alcamo (Sicilia) immagini, informazione, approfondimento

Cinque anni fa, il Covid. Come la pandemia cambiò la vita anche ad Alcamo. Che cosa ha insegnato al mondo quell’esperienza?

– ALCAMO, martedì 11 MARZO 2025 – Era un mercoledì, quell’11 marzo del 2020 in cui anche nel territorio di Alcamo cominciò il triste computo relativo ai contagi da coronavirus. Sono trascorsi cinque anni, da quando i termini “Covid-19”, “mascherine”, “positivi”, “pandemia” e “lockdown” irruppero nel quotidiano linguaggio comune e divennero una realtà con cui fare necessariamente i conti. Già il giorno prima, con un’intervista telefonica al sindaco Domenico Surdi, AlcaMondoBlog cominciò a trattare la tematica relativa alle autocertificazioni imposte per gli spostamenti. Nel tardo pomeriggio di quell’11 marzo, si assistette ad una desertificazione delle piazze, delle strade.

Da allora, la situazione che AlcaMondoBlog ebbe modo di documentare con cadenza quotidiana: quello che, ormai, si presentava come uno scenario impensabile fino a poco tempo prima. Quella di sabato 14 marzo 2020 fu una serata surreale.

E pensare che, una settimana prima, il 7 marzo 2020, AlcaMondoBlog aveva registrato immagini di un sabato sera “normale”. L’ultimo sabato sera “normale” di quel 2020.

Ci furono, però, anche l’ultima domenica “normale”, ad Alcamo come ad Alcamo Marina, e l’ultimo lunedì “normale”. Un lunedì con la Luna piena e la pioggia.

Finché venne, anche ad Alcamo, il Covid. Le ripercussioni, intanto sul piano psicologico individuale e, diffusamente, dell’approccio comunicativo e socioculturale, furono inevitabili, anche se probabilmente oggi potremmo essere portati a ripensarle con distacco, rimuovendo dalla memoria quel lungo periodo ma magari domandandoci che cosa, all’umanità, quell’esperienza abbia insegnato.

“Andrà tutto bene”, “Ne usciremo migliori di prima”, si cominciò a ripetere. Mentre il lento scorrere del tempo ci portava alla prima domenica di “coprifuoco”.

Quindi, l’intensificazione dei controlli da parte delle Forze dell’ordine.

E, nel giorno della solennità di San Giuseppe, la prima di una serie di tristi notizie riguardanti, purtroppo, i decessi, legati al Covid, di persone originarie di Alcamo. Per poi proseguire, giorno dopo giorno, nel silenzio di una Quaresima che non possiamo dimenticare. Ma anche raccogliendo importanti testimonianze di guarigione e di solidarietà.

Vennero, dunque, la Domenica della Palme. E la Settimana Santa, mentre si cominciò a prendere dimestichezza anche con lo “smart working”. Quindi, la Pasqua. Per poi passare, dalla “fase 1” alla “fase 2” delle misure di contenimento del contagio.

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