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Giovedì Santo ad Alcamo, gli altari della reposizione con i caratteristici “lavureddi”

– ALCAMO, venerdì 18 APRILE 2025 – Sera del Giovedì Santo. Gli allestimenti degli altari della reposizione, adornati con i cosiddetti “lavureddi” realizzati con composizioni di germogli di grano e altre varietà di fiori e di piante, sono una tradizione sacra antichissima, per celebrare i momenti culminanti della Settimana Santa e, quindi, la Pasqua. In generale, si tratta di una pratica intesa a propiziare la rigenerazione del ciclo vegetale e che si ricollega a riti precristiani: la connessione del rinascere della vegetazione con quella di un dio che muore e rinasce col morire. Possiamo osservare in questi immagini registrate ieri sera gli altari realizzati, a tal proposito, in alcune chiese di Alcamo: nella chiesa delle Anime Sante, nella chiesa Madre, nella chiesa dei Santi Cosma e Damiano, nella chiesa di San Francesco d’Assisi, nella chiesa di Sant’Oliva e nella chiesa dei Santi Paolo e Bartolomeo.

“Fino a prima del Concilio Vaticano II, la liturgia del Giovedì Santo prevedeva, oltre alla santa messa in cena domini e alla lavanda dei piedi, anche il rito della sepoltura – ha ricordato lo storico Roberto Calia in una precedente intervista di AlcaMondoBlog -. La pisside con le ostie consacrate veniva presa solennemente e conservata in un piccolo sepolcro in legno artisticamente lavorato o in ottone, esposto alla venerazione dei fedeli. Ad abbellire il tutto anche un’infiorata ai piedi dell’altare, con al centro un quadro o un arazzo dell’agnello sacrificale”. Calia ha tenuto a precisare che “questo fatto, ancora oggi, in tutta la Chiesa mondiale viene portato avanti ma in modo più mitigato. Le radici si sono mantenute, con una cura particolare dell’altare di deposito. Tra i tanti elementi che convergevano nella bellezza artistica dell’apparato, i cosiddetti lavureddi: prevedevano un lavoro, da parte delle famiglie committenti, non indifferente. Veniva seminato il grano all’interno di piatti già due mesi prima, per farlo germogliare e portarlo in chiesa, per esporlo con i simboli della Passione di Cristo. Questo fino all’inizio del ‘900. Molti simboli – ha aggiunto lo storico – si sono persi, ma è rimasta una certa preziosità nell’esposizione eucaristica. Il culto è stato ad Alcamo sempre molto forte”.

Nel pomeriggio di oggi, Venerdì Santo, al termine della messa delle 16, dalla chiesa di Sant’Oliva uscirà la tradizionale processione del Cristo Morto e dell’Addolorata.

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