– ALCAMO, venerdì 18 APRILE 2025 – Ancora un caso di truffa, attuata con la tecnica del finto carabiniere ad Alcamo. E ai danni di un’anziana che, già in precedenza, aveva subìto un analogo inganno facendosi sottrarre illecitamente un’ingente somma di denaro. Nei giorni scorsi, i poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Alcamo hanno eseguito un ordine di arresto nei confronti di una giovane pregiudicata napoletana, già in carcere a Trani, in Puglia, per analoghi precedenti reati in altre città. La donna è ritenuta responsabile di una truffa aggravata, commessa nell’estate del 2024 con il metodo, ormai tristemente noto, del finto carabiniere ai danni di un’anziana alcamese di 87 anni che, in quella circostanza, era caduta nell’inganno consegnando 20 mila euro e svariati preziosi e monili in oro.
Secondo una metodica ormai ben nota, la vittima era stata contattata sull’utenza di rete fissa dal fantomatico “maresciallo”, il quale aveva raccontato all’anziana donna di come suo figlio avesse investito una donna in stato di gravidanza, costringendo quest’ultima a ricorrere alle cure urgenti in un non meglio indicato ospedale. Il tranello, a quel punto, era passato alla seconda fase, preannunciando l’arrivo di una donna – quella che è adesso è stata arrestata – alla quale avrebbe dovuto consegnare, a titolo di cauzione e risarcimento danni, tutto il denaro il suo possesso, più eventuali preziosi, affinché il figlio fosse messo in libertà.
Le indagini avviate immediatamente dopo la denuncia della vittima, acquisendo una dettagliata descrizione della delinquente, sono state incrociate con l’esito dell’attenta analisi di numerosi filmati estrapolati da diversi sistemi di videosorveglianza, consentendo, in tal senso, di ottenere un accurato identikit della truffatrice. Nei video, come fa sapere la Polizia, si nota la napoletana mentre si presenta dall’anziana vittima, facendosi consegnare i soldi e i preziosi.
Le risultanze investigative, inoltre, si sono intersecate con quelle acquisite dalla Squadra Mobile di La Spezia dove, qualche settimana dopo la truffa consumata ad Alcamo, era stata fermata una donna che, successivamente, è stata identificata come quella arrestata dai poliziotti del Commissariato alcamese. La truffatrice aveva tentato di colpire ancora, stavolta in territorio ligure, ai danni un’altra donna con la stessa tecnica. Ma l’analisi del dispositivo mobile trovato in possesso della truffatrice, oltre a consentire di appurare come qualche settimana prima fosse stata ad Alcamo, ha consentito di rinvenire memorizzate numerose foto di gioielli e preziosi. La vittima, alla quale gli investigatori hanno opportunamente mostrato tali immagini, assieme all’effigie fotografica della malvivente, ha riconosciuto sia il maltolto che la truffatrice.
Ed è la seconda volta, come già accennato, che l’anziana alcamese subisce questo tipo di truffa: nell’estate del 2023, era stata raggirata e depredata di ben 21 mila euro in contanti, avendoli infatti consegnati a due pregiudicati casertani i quali, a seguito di complesse indagini condotte dalla Polizia, erano stati individuati e successivamente raggiunti da misure limitative della libertà personale, emesse dall’Autorità giudiziaria. Attualmente, a loro carico, vige il divieto di dimorare nella provincia di Trapani.
Le indagini proseguono per accertare eventuali altri episodi ed individuare possibili complici. La Polizia di Stato invita i cittadini, soprattutto gli anziani, a diffidare di richieste di denaro legate a presunte emergenze familiari e a segnalare immediatamente episodi sospetti alle Forze dell’ordine.