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Alcamo, nell’uovo di Pasqua l’acqua ogni tre giorni per alcuni quartieri. La crisi idrica nelle periferie: turni accorciati e attese di quattro, sei e otto giorni

– ALCAMO, sabato 19 APRILE 2025 – Una portata di 20 litri al secondo da Siciliacque. E turni di tre giorni in vari quartieri della città. Si è notevolmente ridimensionata, la crisi idrica che nelle scorse settimane era tornata a complicare la vita ad Alcamo ma che, attualmente, interessa ancora le zone esterne al centro abitato. Nelle periferie, infatti, come spiega l’assessore comunale al Servizio idrico integrato Vittorio Ferro, l’acqua è distribuita seguendo “un turno di quattro giorni e un altro di sei giorni”, mentre le zone che prima erano servite dall’Eas e che, ad oggi, sono invece fornite mediante il Comune, ricevono l’acqua “ogni otto giorni anziché quattordici”, prosegue Ferro. Anche nelle aree periferiche, nonostante si tratti di attese piuttosto lunghe, si assiste comunque ad un parziale miglioramento della turnazione idrica.

Ovviamente, bisogna considerare che per le festività pasquali e, più in particolare, per la Pasquetta, sono migliaia gli alcamesi che organizzano scampagnate e giornate al mare. Ciò si traduce in un aumento del fabbisogno idrico nelle case di villeggiatura o abitate tutto l’anno, situate nelle contrade rurali e ad Alcamo Marina (dove in spiaggia nella giornata di oggi, come si vede nelle seguenti immagini, non sono mancati gruppi di bagnanti).

Dopo che la fornitura da Siciliacque da gennaio a marzo si era sensibilmente ridotta, in questo mese di aprile le rispettive condotte sono state oggetto di manutenzioni e, adesso, la portata di 20 litri al secondo mette il Comune di Alcamo nelle condizioni di organizzare meglio i turni di distribuzione che, comunque, in alcuni quartieri superano i tre giorni.

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